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        Tra la gente comune, quando si parla di cinema ci si riferisce a film, registi e attori,
        non di produttori o distributori cinematografici, dei quali spesso non si conoscono
        neppure i nomi. Eppure senza di loro i film non potrebbero essere visti nelle sale
        cinematografiche, da quelle delle grandi città a quelle dei paesi o dei quartieri di
        periferia, dalle nuove multisale fino ai vecchi cinema con le poltrone di legno.
        
        Molte delle storie dirette da Pedro Almodovar, Krystof Kieslowski, Spike Lee, James Ivory,
        Emir Kusturica, Wim Wenders e tanti altri sono arrivate nelle sale italiane grazie a un
        uomo di nome Manfredi Traxler, uno sconosciuto per tanti spettatori, ma non per la cerchia
        di addetti ai lavori al cinema. Traxler amava il cinema impegnato, originale e colto,
        dalle varie ambientazioni geografiche: la Yugoslavia di Kusturica, la Polonia di
        Kieslowski, la Romania di Train de vie, lInghilterra di Ivory, lAmerica
        dei ghetti di Lee, la Spagna di Almodovar, lintero mondo visitato da Wenders. Tutte
        storie scritte, dirette e interpretate con intelligenza, introspezione, capacità tecniche
        e cuore.
        
        La morte di Traxler, avvenuta il 20 giugno, lo ha fatto conoscere anche al grande
        pubblico. Lui amava dire: "Abbiamo sempre cercato scommesse difficili, seppure
        talvolta in anticipo sui tempi, in momenti in cui la creatività, la passione, il coraggio
        individuali vengono quotidianamente frustrati da diversi meccanismi planetari". 
        
        Gli stessi meccanismi e le stesse scommesse che probabilmente conosce anche Andrea
        Occhipinti, titolare della Lucky Red, altra società di distribuzione specializzata in
        film europei di qualità, spesso in concorrenza con la casa di distribuzione di Traxler,
        l'Academy. Malgrado in questo periodo, ci dice, "abbia la testa su tremila cose"
        ci tiene a ricordare il suo amico-rivale, un signore di 63 anni "acuto, colto,
        cortese e determinato".
        
        Come potrebbe definire il Traxler distributore?
        
        Manfredi è stato un pioniere nella distribuzione di qualità, il primo a proporre a un
        pubblico più ampio film di registi emergenti, o film provenienti dai festival. 
        
        Quali erano i rapporti tra la Lucky Red e l'Academy?
        
        A volte siamo stati accomunati dalle stesse scelte difficili, e soprattutto siamo stati
        diretti concorrenti, nell'acquisizione di parecchi film. Per una distribuzione come la
        Lucky Red, la società di Traxler è stata comunque un punto di riferimento. Lui e la
        moglie Vania sin dal 1977 hanno ritenuto che certi film, fino allora sconosciuti in Italia
        o relegati alle rassegne o ai cineclub, potessero essere visti dal pubblico generale. Il
        loro debutto fu con Il matrimonio di Maria Braun di Fassbinder, che ottenne un
        grandissimo successo. E da lì in poi hanno fatto sempre scelte azzeccate, fino al film
        distribuito nell'ultima stagione cinematografica, East is East. 
        
        Incontrava spesso Traxler di persona?
        
        Essendo lui Presidente dell'Unidim, l'Unione Distributori Cinematografici, e io vice
        Presidente, ci vedevamo spesso alle riunioni di Associazione, avevamo contatti frequenti e
        diretti.
        
        C'erano dei progetti in cantiere con l'Unidim?
        
        Ultimamente Manfredi si era molto impegnato proprio su varie iniziative per migliorare i
        rapporti della distribuzione, e soprattutto si era occupato di stipulare un accordo con la
        S.I.A.E., in modo che si potesse fare una valutazione delle videocassette vendute sul
        mercato, per dare ai distributori la possibilità di ottenere dati acquisiti e precisi.
        
        E luomo Manfredi Traxler, comera?
        
        Estremamente amabile e gentile, e soprattutto molto chiaro rispetto a quello che voleva,
        alla sua visione del mondo e del cinema
        
        
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