Un libro con Julia Massimo Gramellini
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Un libro con Julia
Questo articolo è stato pubblicato su La Stampa (www.lastampa.it)
del 27 ottobre
Ultima scena del tenero "Notting Hill" offre una descrizione inedita della
felicità: Julia Roberts con la testa appoggiata sulle ginocchia di Hugh Grant che legge
un libro. Incredibile: si può avere Julia Roberts sulle ginocchia e leggere un libro.
Anzi, a volte si può averla proprio perché si è capaci di leggere un libro. Quindi
leggere un libro non è sempre: a) un lavoro forzato, b) un passatempo da sfigati, c) una
pericolosa malattia sociale, come invece crede la maggior parte dei maschi giovani (e meno
giovani) del Paese.

La scoperta è stata accolta con stupore da vasti settori del pubblico, gli stessi che
a metà film non avevano riso a una battuta su Henry James per il semplice motivo che
ignoravano chi fosse. Alluscita un ragazzino non si era ancora ripreso dallo choc:
"Hai visto Hugh Grant? Leg-ge-va!", diceva a un amico, con la voce imbarazzata
di chi sta rivelando un atto erotico. Sono momenti duri per gli ultimi seguaci di
Gutemberg: lorco Bill Gates ha appena dichiarato di voler abolire la carta entro la
fine del prossimo decennio. E lhan pure applaudito, anziché tirargli una
playstation in testa.
Anche per questo, grazie allo sceneggiatore di "Notting Hill" Richard Curtis,
lo stesso che in "Quattro matrimoni e un funerale" fece conoscere alle masse il
genio poetico di W.H. Auden. Ha fatto più lui per la famosa "cultura" che tanti
nostri cineasti finanziati dallo Stato e ignorati dal pubblico.
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