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Dalla videocamera al grande schermo



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Nicola Pepe è ricercatore al CNR, dove si occupa di documentazione scientifica,
audiovisivi e computer-grafica. Ha girato e montato vari documentari, ricostruisce opere d'arte in computer grafica e tiene corsi di formazione di video-digitale. Pepe ha inoltre allestito un CD-ROM sulla collezione Kirker e sta lavorando alla realizzazione di un canale televisivo tematico satellitare.

Ha vinto il premio Cinema-Industria per un documentario sulle nuove tecnologie in Giappone, presentato al MIFED, ed è stato anche premiato a Parigi per un video girato completamente in digitale “La città di Oualatha”, città del deserto della Mauritania che è patrimonio artistico sotto tutela dell’U.N.E.S.C.O.


Che cosa si intende per cinema digitale?

Il cinema digitale è la nuova tecnologia che permette di avere in magnetico un’immagine, senza più usare la pellicola. Il digitale in genere ha aperto un nuovo universo di tecnologie, di macchine, di profili professionali. Ma il cinema digitale in particolare è ancora essenzialmente allo stadio teorico e sono pochi i film girati totalmente con questa tecnologia.

Quali sono questi film?

Il primo è stato Giulia e Giulia diretto da Peter Del Monte alcuni anni fa a Firenze, con macchine ormai già "vecchie". Poi ci sono stati Buena Vista Social Club, Scarlet Diva, i film di Lars Von Trier, compreso l'ultimo, Dancer in the dark, tutti girati per la maggior parte in HD-cam.

Tutti gli altri film invece come vengono girati?

In pellicola, ma col tempo la pellicola verrà sempre meno usata perché i suoi costi di lavorazione sono molto alti, mentre con il digitale l'investimento più alto è l’acquisto iniziale delle macchine. Ai fini della realizzazione - e dei costi - di un film le fasi importanti sono due, quella iniziale di ripresa, e quella finale di post-produzione, che comprende editing, montaggio, computer grafica, effetti speciali, titolazione. La fase iniziale può essere realizzata sia in pellicola che in magnetico, a seconda delle esigenze anche creative del regista. La post-produzione adesso invece viene quasi sempre fatta in digitale. Quindi tutta quella parte che c’è dopo il girato, sia per il cinema che per la televisione, è sempre trattata in digitale.

Si può usare il digitale anche con il PC di casa?

Certamente, si possono fare solo esperimenti contenuti, che però per un non addetto ai lavori vanno benissimo: il montaggetto della vacanza o della comunione del figlio, per esempio.

Qual è la società che per prima ha sfornato macchine digitali, e si è occupata di montaggio digitale?

La Quantel, che fa parte di una multinazionale inglese, con sede anche a Roma, e che ha iniziato a maneggiare il digitale già vent’anni fa. Adesso ha macchine di altissimo livello come Edit Box e Domino che lavorano in alta definizione reale.

Quali sono i vantaggi del digitale?

L’alta qualità nella resa delle immagini, la lavorazione veloce e in tempo reale e il salto di tutti i procedimenti di stampa e sviluppo della pellicola. Si passa direttamente dalla macchina da presa al montaggio, che è a sua volta più veloce perché non bisogna tagliare la pellicola come succedeva con la moviola. E’ tutto molto velocizzato pur conservando alta la qualità dell’immagine.

Quali sono i contro dell’uso del digitale?

Adesso non ci sono più contro perché la tecnologia e il cinema digitale nascono già in alta definizione: ogni immagine ha 9.000 linee per 6.000 punti contro le 756 linee normali dello standard televisivo che abbiamo avuto finora. L’unico contro sono i prezzi a volte molto alti dei macchinari digitali, per cui una produzione in htvs, cioè high television system, costa una follia, e viene usata molto poco: è la produzione con cui fu girato il film di Del Monte.

Può fraci qualche esempio in cui pellicola e digitale si combinano?

Tutti i film in in cui ci sono effetti speciali in computer grafica, per esempio L’uomo senza ombra, Titanic, Jurassic Park o Godzilla. In questo caso c’è la combinazione della pellicola con la grafica computerizzata, lo sposalizio delle due tecnologie, la vecchia con la nuova.

C’è differenza tra il digitale cinematografico e quello televisivo?

Le macchine lavorano nello stesso modo ma hanno caratteristiche e costi diversi: una telecamera digitale per il cinema costa 300 milioni, per la televisione invece si può utilizzare la Digital Betacam che ne costa ottanta. E’ tutto un problema di costi e di budget: c’è da girare un film, ci costa di più in digitale o in pellicola?


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