8 aprile 2003, martedì
Venti giorni di guerra. Gli elicotteri Apache continuano a sorvolare Bagdad presa di mira dai bombardamenti angloamericani, mentre è ancora aperta la caccia a Saddam.

Cinque bombe sono state sganciate, secondo quanto riferisce il pentagono, su un edificio dove era stata segnalata la presenza del rais e dei suoi due figli, nel distretto di Al-Mansour.

Il palazzo è stato raso al suolo, ma ci vorrà ancora del tempo per sapere chi sia stato colpito dall'attacco. L'interrogativo resiste, come la certezza della morte di 2 cameraman (Reuters e Telecinco) e di 3 giornalisti feriti in un'esplosione all'hotel Palestine di Bagdad.

A fare fuoco sul quartier generale della stampa internazionale un tank Usa della terza divisione che ha sparato contro alcuni cecchini iracheni che stavano nell'albergo. Poche ore prima, un altro giornalista di Al Jazeera era stato ucciso dagli spari sull'hotel Palestine. Dall'inizio del conflitto in Iraq sono 11 i martiri dell'informazione.


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