31 marzo 2003, lunedì
Dodicesimo giorno di guerra. Smentite le voci di una sospensione temporanea del fuoco, continuano i pesanti bombardamenti su Bagdad dove un missile ha colpito il palazzo del figlio di Saddam, Qusay, oltre alla sede del ministero dell'Informazione.

Obiettivo dei raid era quello di colpire la Guardia Repubblicana di Saddam, il corpo d'elite che potrebbe rivelarsi un vero ostacolo per gli alleati nella battaglia "campale". Sei i civili morti durante le esplosioni, ma ad essere colpita dai bombardamenti è stata anche la tv del regime che da lunedì mattina è stata oscurata.

Dura anche la battaglia combattuta sulle sponde del fiume Eufrate, dove un militare americano è rimasto ferito e molte sono state le vittime tra gli iracheni. E gli Usa intanto si dicono pronti alla conquista della capitale, anche se sembra non sia stata presa alcuna decisione su come affrontare un eventuale uso di armi chimiche da parte del rais.


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