Un'arma chiamata tv
Sara Cristadoro
La guerra giorno per giorno:
Sabato 22 marzo 2003
24 marzo 2003, lunedì
Altro che missili Al-Samoud. L'arma migliore dell'arsenale iracheno sono le performances televisive di Saddam, che è apparso alla tv di Stato per la seconda volta dall'inizio della guerra. Un video di venti minuti, forse la prova che il rais è ancora vivo, in cui le parole del dittatore inneggiano i suoi martiri ad immolarsi in una vera e propria guerra santa. Il conflitto sarà lungo e pesante, ha ammesso Saddam, ma alla fine il popolo iracheno ne uscirà vittorioso e sbaraglierà gli "amici del diavolo".
Toni nazionalistici e citazioni dal Corano come la promessa del Paradiso a chi morirà per Allah, sono servite al dittatore, in uniforme militare e apparso più in forma rispetto alla volta precedente, a complimentarsi con le divisioni che ancora resistono all'avanzata degli alleati. Intanto, durante la quinta giornata del conflitto, un elicottero Apache è stato abbattuto e catturato dagli iracheni e a Bassora un soldato britannico è stato ucciso in combattimento.
La guerra giorno per giorno:
Sabato 22 marzo 2003
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