Le ammaccature
del "dopo-Moretti"
Giancarlo Bosetti
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che dicono "cose di sinistra"
I commenti dei lettori
Rispetto
i lettori che sono d'accordo con me, e che sono la maggioranza,
ma naturalmente tengo anche a quelli che d'accordo non sono. E che
sono lo riconosco molti. Immagino che ce ne siano poi tanti, in
disaccordo, tra quanti non hanno scritto qui, anche a giudicare
dai sondaggi che sono stati fatti in questi giorni. C'è una
certa difficoltà ad ammettere che possono sbagliare anche
persone che "amiamo" sul piano culturale, politico, persone
con cui in un certo senso ci identifichiamo, che sentiamo vicine
alla nostra visione delle cose. Questo è per molti, vorrei
dire "di noi", il caso di Moretti. Tuttavia accade che
questa difficoltà si presenti. Potrei limitarmi a invitare
tutti quanti a riflettere sul fatto di piazza Navona dicendo che
una delle morali potrebbe essere questa: chi ritiene che D'Alema
(o Fassino o Rutelli o il vostro leader più detestato, come
si "detestano" certi giocatori della propria squadra)
abbia commesso degli errori deve ammettere che non se ne può
fare un postulato secondo il quale "D'Alema ha sempre torto";
e chi ritiene che Moretti abbia molti meriti deve ammettere che
non se ne può fare un postulato secondo il quale "Nanni
ha sempre ragione". Questa volta è palesemente vero
il contrario.
Tenete conto che un onesto resoconto dei fatti è il seguente:
Nanni Moretti ricopre di insulti la dirigenza dell'Ulivo sostenendo
che si tratta di persone incapaci di svolgere il loro compito, con
le quali non si vincerà mai più (tre o quattro generazioni).
Dopodichè l'insulto viene diplomaticamente derubricato a
utile provocazione, sasso nello stagno etc. etc. ed inizia una serie
di incontri tra lo stesso Moretti e la suddetta dirigenza. Il risultato
dell'insulto (dell'"utile scossone", ehm ehm) è
semplicemente quello di avere umiliato pubblicamente la dirigenza
dello stesso Ulivo e della sinistra, di quella cosa alla quale Moretti
dichiara di appartenere. Insomma semplicemente un passo falso, che
rientra tipicamente nella categoria dell'autolesionismo. Anche perchè
è un mossa che non fa intravedere alternative. Non è
che Moretti è andato lì a dire: qui c'è un
uomo fantastico che dovrebbe guidare la sinistra e che voi avete
messo in disparte... Nè si è candidato al ruolo. Cosa
che non avrebbe affatto scandalizzato un paese come l'Italia, dove
al governo c'è il maggiore impresario di intrattenimento,
produttore di tv e peraltro anche di cinema. In America un attore
è già diventato presidente. Era un repubblicano. Qualche
attore progressista è stato tentato - Warren Beatty, Robert
Redford - ma ha lasciato perdere forse perchè certe cose
funzionano solo a destra. C'è poco da scherzare su questo
punto. Lo stesso Nanni Moretti avrebbe indubbiamente un bel potenziale
elettorale: ha credito, prestigio, induce identificazione, raccoglie
i consensi degli scontenti. E nelle cose umane, specialmente quando
si tratta di affari pubblici, c'è un limite oltre il quale
la critica si arresta, nel senso che l'onere di fare meglio "di
loro" te lo devi prendere sulle spalle. Se ne hai voglia. Se
ne sei capace.
Comunque, badate che la discussione se Moretti abbia ragione o no
non è di quelle che ci portano lontano. E' forse il caso
di dire che non è neppure indipensabile trovare un accordo
sul tema. E magari adesso di dividersi sul problema se abbia fatto
bene o male Fassino a incontrare Moretti. Le possibilità
di dividersi sono infinite. Trattandosi poi di una questione che
tocca "sentimenti" e "cuore" - cose che in politica
pesano molto - sono difficili le mediazioni. Io non avevo e non
ho voglia di arrufianare i miei lettori spacciando la tesi dell'
"utile scossone". L'evidenza dei fatti parla di uno scossone
inutile e dannoso. Anche se sono sempre pronto a farmi convincere
del contrario. Ma per questo ci vogliono argomenti.
Sia chiaro che, anche secondo me, la dirigenza del centrosinistra
non è a posto: non c'è la formazione di battaglia,
non ci sono i piani, non è ancora chiaro chi sarà
il capo. Ma questa è una constatazione piuttosto ovvia. Possiamo
urlarcelo addosso per mesi e mesi, senza cavarne alcun succo. Bisogna
riuscire a venirne fuori vincendo gli autolesionismi, che non sono
la soluzione ma un problema ricorrente. Quando si saranno depositate
le polveri del "dopo-Moretti" vedremo, lo stiamo già
vedendo, che il centrosinistra porta semplicemente questa ammaccatura
in più.
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