Segnalazione/Due goal al Solinas
Antonia Anania
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Si dice che l’Italia sia uno dei Paesi più appassionati di calcio
al mondo. Si dice che i giocatori delle squadre italiane siano i più
pagati in assoluto. Si dice che alla domanda: “Che vuoi fare da
grande?” tutti i bambini rispondano:“Il calciatore”. Si dice, si
dice, ma qualcuno non sembra d’accordo.

Si chiama Vanni Visco ed è il protagonista di Ultima
di campionato, il soggetto cinematografico con cui Francesco Abate
ha vinto il Premio Solinas nel 1999. Vanni è un calciatore
controvoglia, perché appassionato di libri e letteratura viene invece
travolto dalla passione degli altri: genitori, zii, allenatori,
squadre, donne della tv e delle discoteche. E diventa il prodigio
della nazionale di calcio italiana. L’uomo che fa la differenza,
direbbero gli allenatori, baciato dalla dea Eupalla, direbbe Gianni
Brera. Perché fa sempre goal, anzi per usare l’onomatopea, fa
sempre “sbradabang!!!”.
Ma Vanni si prende la sua rivincita, e quella che per tutti gli altri,
tifosi e calciatori, è la prima di campionato per lui sarà l’ultima
(e non sveliamo altro).

Ultima di campionato è una storia
tragicomica, piacevole e divertente, che aspettiamo curiosi di vedere
al cinema. Come accadrà a ottobre con L’uomo in più
(premiato sempre al Solinas nella sezione soggetti Film Made in Italy
1999) scritto e diretto da Paolo Sorrentino, su apice e declino di due
napoletani, Tony e Antonio, un cantante e uno stopper di serie A.
Ma se nel caso di Antonio il declino provoca la disperazione, nel caso
di Vanni invece la soddisfazione.
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