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Le vittime dell'orco



Costanza Macchi



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Spesso si è trattato di un amico, altre volte di un conoscente. Nei casi più estremi è stato un parente l'orco che si è materializzato come assassino e che ha brutalizzato, violentato e infine ucciso giovani vite togliendo loro anche la dignità della morte. L'ultimo episodio di cronaca, quello di Sarah Jay Cusmà Piccione, stuprata, strangolata e trovata cadavere in una cantina a Bologna, è l'ultimo di una serie di horror story in cui i corpi delle piccole vittime del sesso estremo e violento a opera di adulti finiscono coll'essere violati e poi abbandonati per strada o occultati in una radura come sacchi di rifiuti.

Ecco, dopo il caso Lavorini, i principali episodi di pedofilia culminati in omicidio che hanno tracciato la linea nera degli ultimi dieci anni in Italia.

ERMANNO LAVORINI, 12 anni: scomparso a Viareggio il 31 gennaio 1969 e ritrovato cadavere sotto la sabbia di Marina di Vecchiano. Per questa storia furono condannate, nel 1977, tre persone.

CRISTINA CAPOCCITTI, 7 anni: 23 agosto 1990. A Balsorano, in provincia dell'Aquila, la piccola viene violentata e strangolata. Per questo assassinio è condannato all'ergastolo lo zio della bambina.

VINCENZA SUDANO, 6 anni: 27 settembre 1990, la bimba viene violentata e uccisa. Il suo corpo è ritrovato in un contenitore di rifiuti a pochi metri dalla sua casa ad Aidone, in provincia di Enna. Marcello Calì, 30 anni, sarà condannato all'ergastolo per il delitto.

DANIELE GRAVILI, 3 anni: 13 settembre 1992, muore soffocato dopo essere stato violentato su una spiaggia del Salento, a Torre Chianca, vicino a Lecce, da uno sconosciuto. Trovato ancora vivo sulla spiaggia, vicino casa, il bimbo muore in ospedale.

SIMONE ALLEGRETTI, 4 anni: 4 ottobre 1992. Rapito a Maceratola, in provincia di Perugia, viene trovato due giorni dopo soffocato.

LORENZO PAOLUCCI, 10 anni: 7 agosto 1993. Tra Casale e Foligno si ritrova il suo corpo. Arrestato, Luigi Chiatti confesserà di essere l'autore sia dell'omicidio Allegretti che di quello Paolucci. Sarà condannato a 30 anni.


VALENTINA PALADINI, 11 anni: La sua storia emerge dal giardino degli orrori del quartiere Quadraro di Roma. In questo contesto si incanala anche la scomparsa, il 13 novembre del 1994, di LUCA AMORESE, conosciuto come il 'Pelè del Quadraro'. Il 12 dicembre 1995 sono arrestati Elvino Gargiulo e suo figlio Mario: padre e figlio sono condannati a 24 e 17 anni di carcere per la morte di Valentina. Mario accusa il padre dell'uccisione di Amorese, ma questi ammette solo di aver avuto rapporti sessuali con il ragazzo che non è mai stato ritrovato.

SILVESTRO DELLE CAVE, 9 anni: 8 novembre 1997: si allontana dalla scuola elementare di Cicciano, vicino a Napoli, e scompare. Il 15 novembre sono arrestati Andrea Allocca, 70 anni, e due suoi generi, Gregorio Sommese e Pio Trocchia, accusati di aver violentato e ucciso il bimbo. Il 30 novembre Allocca muore. Il cadavere del bambino non è stato mai ritrovato. Una sentenza della Cassazione conferma la condanna a 25 anni per Trocchia e dispone il rinvio della sentenza di condanna all'ergastolo emessa nei confronti di Sommese.

SIMEONE NARDACCI, 8 anni: 19 luglio 1998, scompare a Ostia, sul litorale romano. Il 20 la polizia lo trova morto in una baracca, nella pineta di Castel Fusano. Il cadavere presenta i segni di percosse. Il 27 la polizia arresta un uomo, Vincenzo F., accusato di omicidio volontario e violenza sessuale, e suo figlio Claudio. I due sono condannati rispettivamente all'ergastolo e a 15 anni di carcere.

MAURO IAVARONE, 11 anni: viene ucciso il 18 novembre 1998 a San Giovanni Incarico, nel frusinate. Sul suo corpo, abbandonato in un boschetto, sono stati inferti una trentina di colpi con spranga e bastone. Viene trovato con i pantaloni abbassati e una busta di plastica che gli avvolge la testa. Principale accusato è Dennis Bogdan, di origine gitana, condannato lo scorso 29 marzo all'ergastolo, mentre 20 anni di reclusione, contro i 24 richiesti dal pm, sono toccati a Eric Falcon Schetzerberger, il pentito di turno. Assolti Fardi Bogdan e Pasquale Di Silvio, per i quali invece l'accusa aveva chiesto l'ergastolo, mentre per Claudio T., minore all'epoca dei fatti, il processo si svolgerà successivamente e a pronunciarsi sarà il tribunale per i minori di Roma. La sentenza parla però di omicidio "in concorso con ignoti", si cercano quindi altre persone.

CLAUDIO HAXHA, 8 anni: scompare il 26 aprile 2000 a mariano Comense. E' figlio di una coppia di albanesi in Italia da dieci anni. Quando scompare, il bambino sta giocando con alcuni amici nel cortile della casa. Il suo cadavere viene trovato tre giorni dopo a pochi chilometri di distanza. A ucciderlo, dopo aver tentato di violentarlo, è stato un suo amico, Michele, un ragazzo di 17 anni, che abitava nello stesso palazzo.

HAGERE KILANI, 4 anni: 18 agosto 2000, figlia di immigrati tunisini, scompare a Imperia dopo essere scesa in strada a giocare. Viene trovata a tarda notte massacrata con cinque coltellate, in un appartamento poco distante. A fare la scoperta della bimba uccisa il proprietario dell'alloggio, un infermiere che da qualche mese ospitava in casa sua un giovane immigrato rumeno Vasile Donciu, un rumeno 20 anni. Donciu viene ricercato con l'accusa di aver ucciso la bimba dopo averla violentata. Il 25 settembre Donciu viene arrestato in Romania.

GRAZIELLA MANSI, 8 anni: il 20 agosto del 2000 i carabinieri di Andria, vicino a Bari, trovano nelle campagne intorno a Castel del Monte il cadavere semicarbonizzato della piccola, figlia di un venditore ambulante. Era scomparsa la sera del 19 agosto. Vengono arrestati cinque ragazzi, alcuni dei quali confessano di aver rapito la bambina per usarle violenza e di averla poi bruciata viva.

SARAH JAY CUSMA' PICCIONE, 9 anni: 19 aprile 2001, Bologna. Scompare senza lasciar traccia. Il giorno dopo viene trovata morta nella cantina di un palazzo in cui abitava Sinisha Nicolic, detto Milan, compagno della sorella maggiore. Attorno al collo della piccola, c‚era ancora la corda con la quale Sarah è stata strangolata. L'autopsia effettuata 4 giorni dopo sul cadavere conferma lo stupro subito dalla piccola. Nicolic è indiziato di omicidio e violenza sessuale, confessa, ma poi ritratta tutto e accusa un altro.



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