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Da: Virgi <virginie.schenk@freesurf.ch
A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it
Data: Giovedì, 10 agosto 2000 1:58
Oggetto: La lettera


Ho visto il film La lettera! Non mi è piaciuto. Condivido pertanto l'analisi stilistica del vostro articolo e l'interpretazione dell'intenzione dell'autore. Le scene, nel loro intento, sono fantastiche e memorabili. Però non ho trovato il film interessante e la vicenda per nulla avvincente. Non vedo l'interesse di mostrarci il masochismo ultramoralista di una società che non ha più nulla a che vedere con la nostra i cui intenti non sono più condivisibili e addirittura risibili.

La scena del marito seduto sul banco di pietra della casa in campagna, morente con una sciarpa al collo, era risibile. Tutto non aveva senso. Le ipocrisie di questa società non sono di alcun interesse per noi perchè completamente anacronistiche. Le scene lunghe sono sì dei bei "tableau", ma lungo tutto il film la tensione tra l'intuizione che non accadrà nulla e la speranza che qualcosa succeda, è forte. Qualcosa succede alla fine, visto che questa vampira è riuscita a succhiare il sangue a molte persone, ma l'epilogo non ci è di alcun interesse se non quello di accogliere senza troppe riflessioni (poichè inutili e anacronistiche) la storia tale e quale ci è raccontata.

Il finale, con la lettera dall'Africa, è grottesco, come le riflessioni davanti alla televisione, sui mali del mondo. La monaca è poi una criminale peggio della sua amica e mi ha scioccato il fatto che, una volta morto il marito, lei dica alla principessa di essere libera di sposare Pedro, con una naturalezza angelica da brava suora. Forse se ambientato nell'epoca giusta (ho letto il libro di Lafayette) sarebbe stato diverso, ma è vero che così almeno la separazione fra due mondi diversi è apparsa al suo parossismo più profondo.

Questo è il merito del film: averci mostrato delle belle scene ben costruite e di donarci gratuitamente l'immagine di un moralismo e di una società che sono passate da tempo e che sono agli antipodi della nostro modo di pensare



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