I lettori scrivono
Da: raffaele rafastrid@sprint.ca
A: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Data: Domenica, 18 giugno 2000 10:57
Oggetto: Satira tota
nostra est
Il "tipo" italiano dal tempo dei Romani, notori amanti dello spettacolo, non e'
cambiato. Anche se il popolo italiano non avesse avuto tutti i difetti rappresentati
dall'Albertone, il Sordi ce li avrebbe propinati (per fortuna) sotto forma di invenzione
assurda per obbligarci a pensare almeno in qualche momento a qualcosa di diverso da quei
problemoni con i quali i politici italiani ci assillano.
Sordi e' un grande attore e fa ridere anche solo con un movimento della testa, uno
sguardo, un aoh! Verdone non e' un grande attore. Non fa ridere se non proprio per caso.
Si sforza strabuzza gli occhi e' solo banale. Non e' necessario perdersi in analisi del
testo dello spettacolo del travestimento della smorfia della battuta del costume
dell'allegria e del piacere del cinema.
Un Panariello e' convinto di essere un grande comico o uomo di spettacolo che dir si
voglia perche' ha acquisito una preparazione tecnica che sfrutta, ed e' solo un deprimente
sforzo in cerca di una originalita' o autenticita' delle quali e' privo, tant'e' che ha
portato in un suo programma addirittura Nicola Di Bari ex-cantante se mai lo e' stato.
La battuta "vi meritate Sordi" non la ritengo assolutamente denigratoria o
diminutiva di un popolo. Semmai il Moretti ha tentato una battuta satirica francamente
incomprensibile, perche' agli italiani non piacciono i film di Moretti? E per quale motivo
dovrebbero assolutamente piacere i film di Moretti? per l'impegno civico? l'onesta'
intellettuale ecc? ma e' solo "fiction", come si dice oggi.
Meno male che abbiamo un Sordi grande attore e cittadino onorario di Kansas City. Quanti
sono gli attori italiani conosciuti negli Stati Uniti? Satira tota nostra est, almeno
quella.
Cordiali saluti,
Raffaele Facciola'
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