I lettori scrivono
Da: Carlo Gualtieri gualtieri@mclink.it
A: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Data: Sabato, 3 giugno 2000 0:20
Oggetto: Il Pci
nell'italia repubblicana.
Questo convegno ha avuto una pubblicità e una risonanza inusuale, di solito si riunivano
pochi addetti ai lavori che discutevano utilizzando il loro specifico linguaggio quale
approccio fosse storicamente valido nel recepimento di nuove fonti; questa volta c'era la
stampa, e il risultato scontato è stato che si è percepito solo qualcosa delle cose
dette, e per di più in modo incompleto o distorto.
A questo punto, però, mi domando se la storia del PCI nell'Italia Repubblicana non possa
diventare materia di ricerca e di approfondimento, con linguaggi non iniziatici, proprio
per la gente comune. Penso in particolare agli ex militanti del PCI (come me, per esempio,
che ho scoperto solo adesso che il mio partito è stato finanziato da Mosca fino al 1980),
e credo che a questo punto si debba elaborare la nostra storia, con tutte le sue ombre ma
anche con tutte le sue luci, fino in fondo e in modo non "schierato".
Credo infatti che una delle cause che fanno di noi democratici di sinistra delle persone
dall'identità mal definita, in grosso impaccio nel proporsi di operare politicamente
nella società per la vagezza degli obiettivi, derivi dal fatto che abbiamo tentato di
esorcizzare il nostro passato con qualche slogan, ma non l'abbiamo mai veramente elaborato
(tale elaborazione era considerata operazione per specialisti). Invece solo se sapremo
avviare un'elaborazione collettiva e di massa potremo capire il presente e operare per il
futuro.
Grazie,
Carlo Gualtieri
Vi e' piaciuto questo articolo?
Avete dei commenti da fare? Scriveteci il vostro punto di vista cliccando qui
Archivio
Attualita'
|