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Da: oedipa@tin.it
Risposta: oedipa@tin.it
A: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Data: Sabato, 20 maggio 2000 2:25
Oggetto: L'Idiota


Ho letto con molto piacere l'articolo su L'idiota, subito dopo aver visto lo spettacolo teatrale e, purtroppo, senza aver letto il libro. Vorrei aggiungere qualcosa sul personaggio di Nastas'ja che, proprio per il fatto di non essere condizionata dalla traccia narrativa, ho amato moltissimo e non saprei immaginare diversamente, poiché, a mio avviso, Nastas'ja è esattamente l'altra parte di Myskin. Entrambi estranei alla società in cui vivono, seppure per cause diverse: lui perché ha la purezza di un bambino, e lei perché è una "puttana", e quindi i suoi sogni di bambina si sono infranti e la sua vita è diventata quella di un'estranea a se stessa: amata da tutti ma capita da nessuno.

Non a caso dice a Myskin che si, è vero, lei è proprio cosi' come lui dice, e come nessuno aveva mai detto prima. Il dramma dell'estraneità colpisce entrambi, in una società che ti accetta solo in quanto conforme agli schemi, e non tanto diversa poi da quella contemporanea.

A proposito dell'idiozia, vorrei lanciare un interrogativo: la freschezza e la purezza di un bambino, se ce li portiamo con noi nel mondo degli adulti, diventano dunque idiozia? Forse dovremmo tutti rileggere Il Piccolo Principe.

Ciao a tutti.

Oedipa


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