Le verdure? Alimenti magici
Odette Misa Sonia Hassan*
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Le esperienze di educazione alimentare a cui si fa riferimento sono state pubblicate
nella sessione Poster degli Atti del Congresso Nazionale ADI: "La nutrizione
ospedaliera e la ristorazione sul territorio(scolastica, collettiva e commerciale) Milano
20-21 febbraio 1998.
Sono pochi, veramente troppo pochi i bambini che vediamo nel parco correre o arrampicarsi
sugli alberi! Qualcuno fa un paio di tiri distratti con un pallone, ma i più passeggiano
pigri con la mamma, la nonna o la baby-sitter. Non é difficile scorgerne alcuni un po'
cicciottelli e con un pezzo di pizza in mano... Bambini pigri, con uno o due chili oltre
il necessario: possiamo fare qualcosa per loro? O dobbiamo aspettare di vederli diventare
adulti obesi, infelici e destinati ad ammalarsi prima degli altri?

Se non lo ha deciso il pediatra, non possiamo certo punirli con una dieta restrittiva.
Quello che possiamo fare, e lo possiamo fare facilmente, è stimolare ogni giorno la loro
muscolatura con un paio di movimenti in più. Ogni giorno dunque, e non solo in quelle due
ore settimanali in cui frequentano la palestra. Salire un paio di rampe di scale a piedi,
piuttosto che prendere l'ascensore, può far bene anche a noi adulti che li accompagniamo.
Non lasciamoli giocare solo con il televisore o con un videogioco. Riprendiamo i vecchi
giochi "campana", "mosca cieca", "nascondino"... Il
vantaggio può rivelarsi doppio, potremmo ottenere una spesa energetica grazie al
movimento e un mancato acquisto di calorie. Infatti se gioca col corpo il bambino può
evitare di mangiare una merendina, oppure vedere semplicemente una pubblicità in meno.
Non c'è bambino infatti che non abbia una gran cultura in fatto di merendine, dolci a
base di nocciole e cioccolato, patatine e bibite zuccherine.
E magari fosse solo un problema di informazione e non di gusto. Ai bambini le verdure non
piacciono proprio... lo sanno bene le mamme e anche le maestre che le vedono rifiutate
nelle mense scolastiche. Eppure le associazioni scientifiche ci informano che nella dieta
di grandi e piccini servono tre porzioni di verdura e due di frutta, e che un bambino che
non ne mangia è, come dice il prof. Eugenio Del Toma, condannato a divenire quasi
sicuramente un adulto obeso. Non mangiando verdura e legumi non solo si rinuncia a
vitamine, sali minerali e fibra, ma si è costretti a saziarsi con altri alimenti, ahimè
ricchi in grassi e zuccheri semplici.

Cosa fare per rendere gradite zucchine e carciofi anche ai più piccoli? Insegnanti,
medici e dietisti hanno proposto vari modelli di educazione alimentare, verificando a
mensa se la comunicazione è stata più o meno efficace. Con i bimbi di scuola materna si
è utilizzata la metafora della fiaba: è stato un modo di far conoscere gli ortaggi e i
legumi, entrando nel fantastico orto incantato di un mago. Hanno scoperto, toccato e
quindi conosciuto, prima ancora che gustato, gli alimenti magici che li aiuteranno a
crescere.
Il risultato? Sorprendente direi, infatti gli addetti alla mensa hanno visto ridursi il
rifiuto delle verdure dal 48% al 18% nell'immediato, ma quel che è veramente interessante
e che a un anno di distanza i rifiuti sono risaliti solo fino al 23%. Anche grazie a
un'altra esperienza, questa volta con bambini un po' più grandi, la sensibilizzazione ha
dato l'esito sperato. Coinvolti in un corso stanziale di tre giorni in una località
montana hanno avuto modo di conoscere il mondo vegetale e di apprezzarne i sapori. I
bambini sono stati protagonisti di giochi di riconoscimento di verdure e legumi, hanno
partecipato a una caccia al tesoro e all'elaborazione di racconti sulla propria giornata
alimentare. Col risultato che pranzi dieteticamente equilibrati, ma in passato rifiutati,
sono stati accolti con entusiasmo.
E' possibile replicare queste esperienze a casa, o inventarne di nuove, sfruttando le
occasioni più diverse: una passeggiata al mercato, una gita in campagna, attività
pratiche, ad esempio sculture con gli ortaggi, e perché no, anche una tombola con i
legumi secchi. La ripresa con la telecamera dà in riproduzione un feedback molto
efficace.
* Odette Misa Sonia Hassan, dietista e allieva del Prof. Del Toma, è autrice di saggi
sullanoressia e bulimia ha condotto una ricerca tra il 1996 e il 1998 sui gruppi di
auto-aiuto nel settore dei disturbi del comportamento alimentare pubblicata su
ADI-magazine, e ha vinto il premio per la migliore comunicazione al Congresso nazionale
Adi (Associazione di dietetica e nutrizione clinica) di Terni per "Aspetti
bioelettrici su pazienti con disturbi del comportamento alimentare". Ha scritto per
Isoradio-Rai un corso di educazione alimentare. L'indirizzo e-mail del suo sito è:http://sites.netscape.net/ysthar/pantgruel
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