I lettori scrivono
From: "STEFANO ROSSI" fmeptr@tin.it
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: A proposito di
:"Attenti al contagio del
populismo etnico"
Date: Mon, 28 Feb 2000 16:44:57 +0100
Nell'articolo in oggetto si analizzano e si spiegano le posizioni di Heider dando per
scontato il fatto che siano aberranti e che necessariamente debbano comportare conseguenze
negative. Non concordo pienamente con le tesi del suddetto, almeno per quanto vengono
esposte nell'articolo, penso tuttavia che, all'interno del processo di unificazione
europea, sia necessario salvaguardare tutte le culture locali.
Credo che globalizzazione e immigrazione extraeuropea siano fenomeni
inevitabili e per certi versi necessari, che debbono però essere affrontati con cautela e
governati. Al populismo di Heider non mi pare sia stato opposto un atteggiamento
equilibrato, ma una demagogica e forse pericolosa alzata di scudi. Da parte di molta
stampa si tende a presentare molte tesi che si è soliti definire "politicamente
corrette" come indiscutibilmente giuste, col risultato di irritare coloro che, pur
consci della propria limitatezza, pretendono di ragionare con la propria testa. L'effetto
è quello di convincere chi è già convinto ma contemporaneamente di generare una lenta
emorragia verso destra di persone che vorrebbero potersi definire moderati ma nei quali
monta una sorda irritazione che prima o poi potrebbe trovare sfoghi eclatanti.
La storia, si dice, si ripete, ma sarebbe il caso di ricordare che molti "governi
forti" del passato, sono stati favoriti più dalla insipienza e dal malgoverno che
dal seguito iniziale dei loro leaders.
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