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Haider: quando il vicino di casa e' nazista

 

Isabella Angius


Per la prima volta l'Unione Europea si e' apertamente accordata un diritto d'ingerenza nella politica interna di uno dei suoi membri applicando l'art.7 del trattato di Amsterdam: se si dovesse formare un governo con la presenza del partito nazionalista di Joerg Haider verrebbero meno i normali rapporti diplomatici dei 14 restanti stati con l'Austria.

Parlando a Strasburgo davanti al parlamento europeo, Haider, governatore della Carinzia, ha affermato di ''non avere mai detto nulla di antisemita in 20 anni di carriera politica'', anche se la sua notorieta' e' dovuta proprio a dichiarazioni e battute infelici sul Terzo Reich e sul passato nazista.

Nel settembre 1995, parlando a un raduno di veterani della II Guerra mondiale tra i quali molte ex SS, affermo':''C'e' ancora gente decente che, nonostante le grandi opposizioni finora incontrate, seguita a conservare le proprie convinzioni''. Ancora nel giugno del 1991 dichiaro': ''...nel Terzo Reich avevano una politica dell'occupazione come si deve...'' e per questa frase fu costretto a dimettersi dalla carica di governatore alla quale e' stato poi rieletto l'8 aprile 1999.

Anche il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, come tutti i leader democratici europei, si e' detto preoccupato della prospettiva di un ingresso di Haider nel nuovo esecutivo austriaco. ''Non si e' chiaramente distanziato da Adolf Hitler'', ha aggiunto senza mezzi termini il cancelliere. Il filonazista Haider rappresenta, secondo voi, un pericolo per la democrazia europea oppure l'Austria, paese sovrano, deve essere libero di scegliere il governo che ritiene piu' rappresentativo per il proprio popolo?

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From: "Carolina Figini" carol@cassiopea.it
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: Forum Haider
Date: Mon, 7 Feb 2000 14:01:13 +0100

A mio parere l'autonomia dell'Austria non dovrebbe sussistere in materia di diritti umani e di atteggiamento verso il nazismo, anche perchè le Nazioni Unite si unirono proprio contro Hitler. D'altra parte, e più in area europea, l'ingerenza non può invece avvenire su scelte, anche opinabili, come quella pro o contro l'allargamento a Est dell'Unione, che rientrano invece legittimamente nella sfera sovrana delle scelte dell'Austria. Così facendo, si rischia di donare a Haider un'aureola di martire che certo non faciliterà il compito, evidentemente ancora attuale, di liberare l'Europa dalle dittature, dalle violenze e dai razzismi.

Cordiali saluti,

Carolina Figini

 


From: "Francesco Bianchi" tzimbar@libero.it
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: Forum Haider
Date: Sat, 5 Feb 2000 21:08:05 +0100

Gentile Redazione,

Non mi pare molto equilibrato e imparziale aprire un forum dal titolo: "Haider: quando il vicino di casa e' nazista". Certe affermazioni del leader austriaco sono indubbiamente censurabili, ma altre sono passibili di varie interpretazioni. Insomma, trovo molto strumentali e faziose certe accuse rivolte a Haider: dovremmo considerarlo un nazista perché giudica gli ufficiali delle SS uomini d'onore, o perché apprezza alcuni aspetti della politica del Terzo Reich? A me non pare così scandaloso ritenere che certi soldati tedeschi della Seconda Guerra Mondiale fossero uomini d'onore; alcuni probabilmente lo erano, anche se possiamo criticare la loro interpretazione del senso d'onore. Inoltre, se pensiamo che Hitler giunse al potere quando in Germania c'erano 6 milioni di disoccupati, e che alla vigilia della guerra la politica nazista aveva realizzato la piena occupazione, allora forse le esternazioni di Haider possono apparire più comprensibili. Non cerco di giustificare il programma populista e xenofobo della Fpo, ma le accuse scagliate contro quel partito mi sembrano esagerate.

A me il Haider ricorda tanto Bossi, e mi sembra un politico destinato a razzolare diversamente da come predica. In fin dei conti, anche lui dovràadeguarsi al sistema democratico del quale saràparte attiva, ma pur sempre minoritaria. Il 73% degli Austriaci non l'ha votato, e penso che il suo elettorato sia motivato più da ragioni di protesta che da propositi razzisti e violenti. E' successo così anche con la Lega. Poi tutto si sgonfierà, e anche Haider saràcostretto a trattare con gli altri leader, magari davanti a un piatto di acciughe, e a usare le tecniche dei compromessi e delle alleanze, in linea con qualsiasi altro paese della UE. Credo che il modo migliore per disinnescare questi fenomeni sia quello di trovare delle valide e civili risposte alle loro istanze, coinvolgendoli nel dibattito democratico, anziché isolarli e stigmatizzarli.

Ciò che invece mi preoccupa è l'atteggiamento della sinistra europea, che attualmente detiene il controllo politico dei paesi-UE più importanti, e quindi anche della UE stessa. Se la sinistra, a parte Illy, pretende di porre il veto sui partiti di destra in Europa, quando la UE saràretta da partiti di destra, dovremmo considerare legittimo anche l'atteggiamento opposto?

Distinti saluti,

FRANCESCO BIANCHI SCHENAL


From: "saromarisa" saromarisa@libero.it
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: Il icino Haider
Date: Thu, 10 Feb 2000 16:26:08 +0100

Tu felix Austria nube. Finiti quei tempi? Sembra di no, se il matrimonio con Haider durerà a lungo,cosa questa che sembra improbabile. Allora aspettiamo il divorzio e, nell'attesa,lasciamo fare alla nostra diplomazia, che sino ad oggi si è dimostrata valida ed efficiente. Non è un cielo nuvoloso che nasconde e turba la democrazia, ma un nembo passeggero.  


From: "raffaele" rafastrid@sprint.ca
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: Se il vicino di casa e' nazista, l' "ingerenza" e' prevenzione.
Date: Thu, 10 Feb 2000 23:12:05 -0000

E' giusto che l'Unione Europea stia bene attenta e con gli occhi bene aperti per non trovarsi magari un giorno di nuovo nel bel mezzo di una catastrofe per poi scoprire che nessuno la voleva. Pero' e' altrettanto vero che l'Unione Europea se vuole effettivamente diventare una potenza potente e democratica deve assolutamente darsi un'Unione Politica, altrimenti l'Euro non e' che il classico carro davanti ai buoi.

E' quasi banale ricordare che l'unione politica eliminerebbe i vari focolai con pericolosi sogni di rivincita che potrebbero saltar fuori letteralmente, ne' piu' ne' meno come le sette religiose, in quanto a numero, e poi chissa' come va a finire. A sentire Circus di poche sere fa a parte le varie posizioni e comportamenti di autorita' regionali italiane, mi e' parso che si respirasse una certa aria da ex-impero austroungarico, forse e' una mia impressione, quando l'argomento ha toccato l'economia di varie aree, Ungheria, Slovenia, Carinzia, Croazia. 

A Trieste e anche nel Veneto molti italiani continuano a ricordare l'efficiente organizzazione austriaca. Sia l'Austria sia gli altri paesi dell'Unione Europea devono essere consapevoli della necessaria "ingerenza" nei loro affari interni soprattutto se si tratta di prevenire fenomeni politici dallo sbocco incerto, se non gia' prevedibilmente pericolosi, considerati anche alcuni precedenti.

Cordiali saluti,

Raffaele Facciola'


Date: Fri, 11 Feb 2000 14:20:03 +0100
From: "Sandro Montagner" xsandro@tin.it
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it

Confesso che ho sempre fatto una certa resistenza all'opinione - ormai luogo comune - dell'obsolescenza di categorie come "destra" "sinistra". Ma devo ammettere che quest'opinione mi ha vinto.

E' di destra Haider che governa la Carinzia secondo un dettame rigorosamente ecologico (v. il servizio "Frontiere su Rai uno di due settimane fa)? E' di sinistra D'Alema che persegue una politica economica ambiguamente liberista? Mah.

Mi chiedo: l'Austria o la Turchia saranno la tomba dell'Europa? Ed è di sinistra l'Europa della globalizzazione o quella delle regioni; quella degli stati o quella dei popoli? Incredibile: lo stato etico l'hanno inventato i regimi fasciti (e stalinisti); oggi quelli che ci vengono additati come loro discepoli sono dei ferventi regionalisti!

Quanto del "rispetto delle minoranze" di sinistra è responsabile del "razzismo di rispetto" di destra di cui parla Luverà? C'è qualcosa che non mi torna nella domanda se l'Austria di Haider minerà la democrazia.

La democrazia è di destra o di sinistra?

Mettiamo che sia la regola comune alla destra e alla sinistra. Si può benissimo essere dei democratici pur desiderando di non aver stranieri tra i piedi. In caso ce li avessi, avrei per loro (e chiederei loro) rispetto (in fondo potrei essere io a infastidirli con la mia presenza).

Il problema della democrazia è: disporre di un contesto che consenta ad ognuno di determinare la propria posizione.

Affrontiamo il futuro della dissoluzione dell'identità dell'individuo senza paure o ci proteggiamo aggrappandoci ad una identità qualsiasi di quelle note (della stirpe, del territorio politico, di quello economico): questo caratterizza la destra di oggi.

Non credo che la democrazia sparirà con Haider, resterà ancorata ad un'identità bloccata; penso però che l'Europa dovrebbe offrire ai suoi cittadini un'ipotesi di democrazia più agreable di quella che ci sta offrendo, cioè quella dello spazio economico - che è uno spazio per definizione deterritorializzante.

Forse, la democrazia che consente ad ognuno di poter ridefinire la propria identità sullo spazio del sapere...

Sandro Montagner

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