From: "Carolina Figini" carol@cassiopea.it
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: Forum Haider
Date: Mon, 7 Feb 2000 14:01:13 +0100
A mio parere l'autonomia dell'Austria non dovrebbe sussistere in materia di diritti
umani e di atteggiamento verso il nazismo, anche perchè le Nazioni Unite si unirono
proprio contro Hitler. D'altra parte, e più in area europea, l'ingerenza non può invece
avvenire su scelte, anche opinabili, come quella pro o contro l'allargamento a Est
dell'Unione, che rientrano invece legittimamente nella sfera sovrana delle scelte
dell'Austria. Così facendo, si rischia di donare a Haider un'aureola di martire che certo
non faciliterà il compito, evidentemente ancora attuale, di liberare l'Europa dalle
dittature, dalle violenze e dai razzismi.
Cordiali saluti,
Carolina Figini
From: "Francesco Bianchi" tzimbar@libero.it
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: Forum Haider
Date: Sat, 5 Feb 2000 21:08:05 +0100
Gentile Redazione,
Non mi pare molto equilibrato e imparziale aprire un forum dal titolo: "Haider:
quando il vicino di casa e' nazista". Certe affermazioni del leader austriaco sono
indubbiamente censurabili, ma altre sono passibili di varie interpretazioni. Insomma,
trovo molto strumentali e faziose certe accuse rivolte a Haider: dovremmo considerarlo un
nazista perché giudica gli ufficiali delle SS uomini d'onore, o perché apprezza alcuni
aspetti della politica del Terzo Reich? A me non pare così scandaloso ritenere che certi
soldati tedeschi della Seconda Guerra Mondiale fossero uomini d'onore; alcuni
probabilmente lo erano, anche se possiamo criticare la loro interpretazione del senso
d'onore. Inoltre, se pensiamo che Hitler giunse al potere quando in Germania c'erano 6
milioni di disoccupati, e che alla vigilia della guerra la politica nazista aveva
realizzato la piena occupazione, allora forse le esternazioni di Haider possono apparire
più comprensibili. Non cerco di giustificare il programma populista e xenofobo della Fpo,
ma le accuse scagliate contro quel partito mi sembrano esagerate.
A me il Haider ricorda tanto Bossi, e mi sembra un politico destinato a razzolare
diversamente da come predica. In fin dei conti, anche lui dovràadeguarsi al sistema
democratico del quale saràparte attiva, ma pur sempre minoritaria. Il 73% degli Austriaci
non l'ha votato, e penso che il suo elettorato sia motivato più da ragioni di protesta
che da propositi razzisti e violenti. E' successo così anche con la Lega. Poi tutto si
sgonfierà, e anche Haider saràcostretto a trattare con gli altri leader, magari davanti
a un piatto di acciughe, e a usare le tecniche dei compromessi e delle alleanze, in linea
con qualsiasi altro paese della UE. Credo che il modo migliore per disinnescare questi
fenomeni sia quello di trovare delle valide e civili risposte alle loro istanze,
coinvolgendoli nel dibattito democratico, anziché isolarli e stigmatizzarli.
Ciò che invece mi preoccupa è l'atteggiamento della sinistra europea, che attualmente
detiene il controllo politico dei paesi-UE più importanti, e quindi anche della UE
stessa. Se la sinistra, a parte Illy, pretende di porre il veto sui partiti di destra in
Europa, quando la UE saràretta da partiti di destra, dovremmo considerare legittimo anche
l'atteggiamento opposto?
Distinti saluti,
FRANCESCO BIANCHI SCHENAL
From: "saromarisa" saromarisa@libero.it
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: Il icino Haider
Date: Thu, 10 Feb 2000 16:26:08 +0100
Tu felix Austria nube. Finiti quei tempi? Sembra di no, se il
matrimonio con Haider durerà a lungo,cosa questa che sembra improbabile. Allora
aspettiamo il divorzio e, nell'attesa,lasciamo fare alla nostra diplomazia, che sino ad
oggi si è dimostrata valida ed efficiente. Non è un cielo nuvoloso che nasconde e turba
la democrazia, ma un nembo passeggero.
From: "raffaele" rafastrid@sprint.ca
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: Se il vicino di casa e' nazista, l' "ingerenza" e' prevenzione.
Date: Thu, 10 Feb 2000 23:12:05 -0000
E' giusto che l'Unione Europea stia bene attenta e con gli occhi bene aperti per non
trovarsi magari un giorno di nuovo nel bel mezzo di una catastrofe per poi scoprire che
nessuno la voleva. Pero' e' altrettanto vero che l'Unione Europea se vuole effettivamente
diventare una potenza potente e democratica deve assolutamente darsi un'Unione Politica,
altrimenti l'Euro non e' che il classico carro davanti ai buoi.
E' quasi banale ricordare che l'unione politica eliminerebbe i vari focolai con
pericolosi sogni di rivincita che potrebbero saltar fuori letteralmente, ne' piu' ne' meno
come le sette religiose, in quanto a numero, e poi chissa' come va a finire. A sentire
Circus di poche sere fa a parte le varie posizioni e comportamenti di autorita' regionali
italiane, mi e' parso che si respirasse una certa aria da ex-impero austroungarico, forse
e' una mia impressione, quando l'argomento ha toccato l'economia di varie aree, Ungheria,
Slovenia, Carinzia, Croazia.
A Trieste e anche nel Veneto molti italiani continuano a ricordare l'efficiente
organizzazione austriaca. Sia l'Austria sia gli altri paesi dell'Unione Europea devono
essere consapevoli della necessaria "ingerenza" nei loro affari interni
soprattutto se si tratta di prevenire fenomeni politici dallo sbocco incerto, se non gia'
prevedibilmente pericolosi, considerati anche alcuni precedenti.
Cordiali saluti,
Raffaele Facciola'
Date: Fri, 11 Feb 2000 14:20:03 +0100
From: "Sandro Montagner" xsandro@tin.it
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Confesso che ho sempre fatto una certa resistenza all'opinione - ormai luogo comune -
dell'obsolescenza di categorie come "destra" "sinistra". Ma devo
ammettere che quest'opinione mi ha vinto.
E' di destra Haider che governa la Carinzia secondo un dettame rigorosamente ecologico
(v. il servizio "Frontiere su Rai uno di due settimane fa)? E' di sinistra D'Alema
che persegue una politica economica ambiguamente liberista? Mah.
Mi chiedo: l'Austria o la Turchia saranno la tomba dell'Europa? Ed è di sinistra
l'Europa della globalizzazione o quella delle regioni; quella degli stati o quella dei
popoli? Incredibile: lo stato etico l'hanno inventato i regimi fasciti (e stalinisti);
oggi quelli che ci vengono additati come loro discepoli sono dei ferventi regionalisti!
Quanto del "rispetto delle minoranze" di sinistra è responsabile del
"razzismo di rispetto" di destra di cui parla Luverà? C'è qualcosa che non mi
torna nella domanda se l'Austria di Haider minerà la democrazia.
La democrazia è di destra o di sinistra?
Mettiamo che sia la regola comune alla destra e alla sinistra. Si può benissimo essere
dei democratici pur desiderando di non aver stranieri tra i piedi. In caso ce li avessi,
avrei per loro (e chiederei loro) rispetto (in fondo potrei essere io a infastidirli con
la mia presenza).
Il problema della democrazia è: disporre di un contesto che consenta ad ognuno di
determinare la propria posizione.
Affrontiamo il futuro della dissoluzione dell'identità dell'individuo senza paure o ci
proteggiamo aggrappandoci ad una identità qualsiasi di quelle note (della stirpe, del
territorio politico, di quello economico): questo caratterizza la destra di oggi.
Non credo che la democrazia sparirà con Haider, resterà ancorata ad un'identità
bloccata; penso però che l'Europa dovrebbe offrire ai suoi cittadini un'ipotesi di
democrazia più agreable di quella che ci sta offrendo, cioè quella dello spazio
economico - che è uno spazio per definizione deterritorializzante.
Forse, la democrazia che consente ad ognuno di poter ridefinire la propria identità
sullo spazio del sapere...
Sandro Montagner
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