Il Body mass index (indice di massa
corporea) o indice di Quetelet è il fattore di calcolo più usato per una definizione
quantitativa del peso e quindi anche dellobesità. Si tratta del risultato della
divisione P/h, cioè peso espresso in chilogrammi e altezza espressa in metri. I valori di
B.M.I. inferiori a 18,5 definiscono il sottopeso, tra 18,5 e 25 il normopeso, tra
25 e 30 il sovrappeso, oltre 30 lobesità. Questi parametri, forniti
dallO.M.S., risalgono al 1995 e sono stati divulgati in Italia nellultima
edizione dei L.A.R.N.. Sono valori unificati per uomini e donne, mentre nelledizione
precedente erano differenziati per genere.

I gradi di obesità sono stati definiti convenzionalmente risalendo
allassociazione tra i diversi valori e laumento della patologia e della
mortalità. È definita obesità media quella tra 30 e 40 B.M.I.; oltre i 40 si
passa allobesità grave. Il calcolo del B.M.I. è utile perché obesità e
sovrappeso sono correlati a malattie quali il diabete di tipo2, lipertensione, le
dislipidemie, l'iperuricemia e la sindrome plurimetabolica. Ciononostante il rapporto tra
tessuto adiposo viscerale e sottocutaneo e il rapporto vita/fianchi correlano meglio del
semplice calcolo numerico di eccesso ponderale.