| I lettori scrivono
Date: Thu, 16 Sep 1999 Il caso degli hackers e della lettera della hacker pentita (ma anche qui esistono i pentiti!!!) dimostra una grande verità: la globalizzazione paga un prezzo anche alla privacy, quella di essere a rischio di globalizzarsi, e quindi sostanzialmente di riproporre quel fenomeno di curiosità (più o meno represso) insito in qualsiasi individuo di curiosare nei fatti degli altri, di vivere come proprie da vicino le esperienze di altri individui, di verificare fino in fondo se il mondo che ci circonda è quello che noi pensiamo che sia o se invece si rappresenta con altri aspetti molto più normali. La lettera di "Lily Black"dimostra tutto questo: lei non si pente bensì scopre che in fondo la vita della sua acerrima nemica è una vita normale fatta di problemi, di divertimenti di "sole" e di speranze, e quindi il suo pentimento non è altro che la amara constatazione di non aver scoperto nulla di chissacchè e quindi di essere stata beffata due volte. In fondo chi non ha fatto radio serva a scuola o non ha cercato di sapere qualche cosa in più su quella persona o su quel fatto? Perchè allora non curiosare nelle e@mail? In fondo mettere in rete i propri fatti è accettare che vengano globalizzati e...quindi buona curiosità!!!
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