| I lettori scrivono
Date: Mon, 13 Sep 1999 16:45:04 -0500 di Josè Saramago Che importa al mondo che io mi senta umiliato e offeso? Che importa al mondo che io abbia pianto lacrime d'indignazione, impotente davanti ad immagini infami di un crimine infame? Se questa disgraziata umanità, mancando ancora una volta al rispetto che deve a se stessa, non ha imposto all'Indonesia, in nome della semplice morale, il rispetto immediato ed incondizionale della volontà del popolo di Timor Est, cosa importa che uno scrittore accorra adesso a protestare utilizzando le parole di tutta la gente, quando troppi tacciono, perchè sono più preoccupati dei loro interessi per il presente e per il futuro che non del sangue che scorre e delle vite che si spengono? Quanto pesa il popolo di Timor Est nei bilanci politici di Cina e Russia? Qual'è la quotizzazione di un abitante di Dili nella borsa di New York? L'Indonesia ha più di 3.000 isole e Timor Est è appena la metà di una di queste. Varrà la pena per così poco far insorgere il mondo per protestare sulle responsabilità dei colpevoli diretti ed indiretti delle atrocità che davanti ai nostri occhi si commettono, per esigere il castigo degli assassini e dei loro mandanti? Cosa manca, allora, per insorgere? Un continente? Due continenti? Si insorgerà quando già sarà sul punto di perdersi il mondo? Cosa succede all'essere umano? E alla democrazia ? A che cosa è servita? E' servita a qualcosa in Timor? Si fa un referendum per poi negarlo prima che i voti siano contati? Non sarà un crimine contro la dignità e l'onore disprezzare e violare la volontà di indipendenza di un popolo? E che senso hanno oggi quelle parole? C'è onore dignità in un ministro, c'è onore in un generale, se sono il ministro ed il generale coloro che armano il braccio dei criminali? O sono essi stessi i criminali ? Quando si metterà fine al cinismo della mal chiamata comunità internazionale? Quando si porrà fine all'ipocrisia di coloro che comandano? E l'inerzia di coloro che sono comandati, quando finirà? Quando smetteremo di piangere per noi stessi? Quando smetteremo di dire che non abbiamo colpa? Non si salvi Timor e noi non avremo salvezza. ---------------------------------------------------------------- * Josè Saramago, scrittore portoghese, Premio Nobel nel 1998 Vi e' piaciuto questo articolo? Avete dei commenti da fare? Scriveteci il vostro punto di vista cliccando qui |
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