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Privacy e cellulari/I gestori rispondono: "Nessun rischio di intrusione"

 

Giancarlo Mola

 

Dal nostro archivio
Il Grande Fratello Elettronico

 

"Stefano Rodota’ stia tranquillo: la privacy degli italiani non e’ minacciata dai cellulari". I gestori della telefonia mobile gettano acqua sul fuoco: la localizzazione delle chiamate con i telefonini (e dei rispettivi proprietari) avviene con procedure assolutamente trasparenti e sicure, la riservatezza dei cittadini e’ al sicuro. Tim, Omnitel e Wind rispondono in coro al Garante: "Ai dati sul luogo delle telefonate puo’ accedere solo la magistratura in casi particolari e con provvedimento motivato".

La polemica era scoppiata alcune settimane fa, a proposito del caso di Maria Pia Labianca. Nel corso delle indagini per l’omicidio della ragazza di Gravina di Puglia, i giudici avevano ripercorso i movimenti della ragazza e dei suoi conoscenti attraverso i tabulati dei cellulari forniti dai gestori. La notizia che gli spostamenti dei possessori di telefonini potessero essere ricostruiti in qualsiasi momento ha messo in allarme piu’ di qualcuno. E anche il Garante per la riservatezza dei dati personali aveva voluto vederci chiaro. Aveva allora chiesto informazioni dettagliate alle tre societa’ di telefonia mobile. In particolare Rodota’ aveva voluto sapere in quali casi e con quali procedimenti i dati sulla localizzazione fossero raccolti e archiviati e chi potesse consultarli.

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Tim, Omnitel e Wind hanno confermato che la localizzazione e’ inevitabile. Ma anche che i dati sono immediatamente criptati e protetti da sguardi indiscreti. "Un possessore di telefonino – spiega Tim in una nota – deve essere localizzato dal gestore di telefonia mobile che altrimenti non saprebbe dove indirizzargli le telefonate". La procedura avviene in via del tutto automatica e solo se il telefono e’ acceso, vale a dire in conversazione o in stand by. "Quando l’apparecchio viene spento, invece, e’ localizzabile piu’ o meno quanto una bottiglia di acqua minerale", aggiunge la Omnitel.

Della localizzazione del cellulare non resta traccia, non c’e’ nessun monitoraggio permanente, assicura Tim. "Il dato non viene archiviato, ma si aggiorna automaticamente ad ogni spostamento del telefonino, quindi non esiste alcun dato storico sulle localizzazioni. Si puo’ avviare una procedura di controllo solo su specifica richiesta della magistratura e solo dal momento in cui questa richiesta viene inoltrata". La ricostruzione dei movimenti di una persona quindi normalmente non avverrebbe, salvo che sussistano particolari esigenze investigative.

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Diversa invece la sorte delle informazioni relative alle telefonate e al loro luogo di provenienza. Questi dati sono infatti acquisiti e memorizzati. Ma con una procedura completamente computerizzata: "Non c’e’ alcun occhio umano che assiste alla fase di archiviazione", dice Wind. Si tratta di file criptati, e solo chi possiede l’algoritmo di decriptazione puo’ riuscire a leggerli. "I supporti su cui sono registrati vengono custoditi in un luogo anche fisicamente sicuro della nostra sede. Possono accedervi solo pochissime persone autorizzate su precisa richiesta della magistratura", continua Omnitel.

I tabulati digitali restano nelle stanze dei gestori per cinque anni. E’ la legge stessa a imporlo. "Possono essere consultati solo ed esclusivamente dalla magistratura", conferma Tim. "Riguardano il traffico svolto e contengono informazioni relative al numero chiamato, alla centrale di commutazione, alla data e alla durata della conversazione. Dopo cinque anni queste memorie vengono azzerate".

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Tutto in regola quindi, dicono i gestori: nessuno ha interesse a frugare nella vita privata degli utenti, ad ascoltare le loro conversazioni, a scrutare i loro movimenti. Le possibilita’ teoriche di ottenere informazioni riservate sarebbe poi bilanciata dall’utilita’ pratica degli interventi. Alla Omnitel fanno notare che "la tecnologia comporta di suo che una grande quantita’ di dati venga acquisita e gestita. Questo deve essere fatto con serieta’ ed e’ giusto che chi e’ chiamato a tutelare la riservatezza dei cittadini si preoccupi di eventuali violazioni di legge. Dal punto di vista aziendale il metterci in grado di fornire queste informazioni alla magistratura ha significato un costo assai rilevante, nell'ordine di miliardi. Se poi questa stessa tecnologia permette ai magistrati di assicurare alla giustizia pericolosi criminali non possiamo che esserne tutti contenti".

 

Link:
Omnitel
Tim
Wind
Privacy.it (sito non ufficiale)

 

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