Caffe' Europa
 
Attualita'


Provette piu' veloci

C. G.

 

 

Articoli collegati:
Cavie umane/Per un milione mi mangio un rospo
Provette più veloci
Comitati etici contro abusi e sconti
Quattro fasi: prima i sani poi i malati
Prova dal vero: Andrea ed Emanuele reclutati da una clinica Svizzera
Test sugli animali: 51 centri in Lombardia


Questo servizio e' apparso su "Terre di mezzo", giornale di strada in vendita a Milano, Roma, Genova, Padova e Udine. Per chi volesse maggiori informazioni migi.tdm@flashnet.it


“Positivi! Ecco come sono i decreti del ministero sulla sperimentazione”. Ivan Cavicchi, direttore generale di Farmindustria, non ha dubbi. I decreti legge che Rosy Bindi ha firmato lo scorso 18 marzo ci volevano. “Certo, perché hanno sburocratizzato il sistema -spiega Cavicchi-: negli ultimi dieci anni l’Italia è rimasta esclusa dalla grandi ricerche perché i tempi della sperimentazione clinica da noi erano tre, quattro volte più lunghi rispetto a quelli degli altri Paesi”. E le industrie farmaceutiche, che finanziano il 90 per cento della ricerca, investono in Paesi dove, a parità di qualità, le procedure sono più veloci. Il tempo, si sà, è denaro. “Per scoprire e mettere in commercio una nuova molecola -continua Cavicchi-, ci vogliono esperimenti in larga scala, che durano dai 10 ai 15 anni e valgono almeno 500 miliardi”. Chi accorcia i tempi aiuta i malati e, facendo risparmiare le industrie, attira a sé i soldi della ricerca.
“Prima l’autorizzazione a sperimentare la dava il ministero -spiega Cavicchi-. Ora, in ogni struttura clinica, è istituito un Comitato Etico con il compito di valutare e autorizzare le sperimentazioni”. Dall’ingorgo del centro alla scorrevole periferia.



In Italia il grosso della sperimentazione lo commissionano i colossi internazionali. Ma qualcosa sullo stivale si sta muovendo: la “Recodati”, industria farmaceutica di Milano, a fine dicembre ha pubblicato un annuncio con cui cercava cinque medici specializzati in urologia, cardiologia e broncopneumatologia. Con il compito di seguire le sperimentazioni sui volontari. “Abbiamo trovato una nuova molecola contro l’ipertensione -racconta Luciano Bonacorsi, direttore del personale- e ci servono medici che ne valutino gli effetti seguendone la sperimentazione. Faranno da interfaccia tra l’azienda e la struttura clinica. La Recordati ha una tradizione di ricerca, in cui investiamo l’11 per cento del nostro fatturato, circa 40 miliardi”.
Le aziende associate a Farmindustria spendono per le sperimentazioni circa 300 miliardi l’anno. Gli investimenti maggiori nel ‘97 sono stati in Lombardia (25 per cento), Veneto (24) ed Emilia Romagna (13). Ma le cose potrebbero cambiare a seconda di come le regioni recepiranno la nuova normativa. “Potrebbe nascere una specie di competitività -ipotizza Cavicchi-: se infatti la sperimentazione fosse più veloce in Lazio rispetto che in Campania, ad esempio, le industrie potrebbero decidere di investire in Lazio”. Che significa posti di lavoro.


Articoli collegati:
Cavie umane/Per un milione mi mangio un rospo
Provette più veloci
Comitati etici contro abusi e sconti
Quattro fasi: prima i sani poi i malati
Prova dal vero: Andrea ed Emanuele reclutati da una clinica Svizzera
Test sugli animali: 51 centri in Lombardia

 


homearchivio sezionearchivio
Copyright © Caffe' Europa 1999

Home | Rassegna italiana | Rassegna estera | Editoriale | Attualita' | Dossier |Reset Online |Libri |Cinema | Costume | Posta del cuore | Immagini | Nuovi media |Archivi | A domicilio | Scriveteci | Chi siamo