I
lettori scrivono
Da: Aldo <aldo@corfusoft.gr>
A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it>
Data: Domenica, 3 dicembre 2000 23:50
Oggetto: Professione
diplomatico
Bellissimo articolo, quasi commovente.
Io sono emigrante dal 1963 (ho preso una bacchettata recentemente
perche' non si dice piu' emigrante ma residente all'estero) e di
questi diplomatici devo aver visto sempre la parte peggiore.
Parliamo per brevita' solo del Console di Corfu': il primo che ho
conosciuto otto anni fa, riceveva la gente sul corridoio perche' aveva
trasformato gli uffici del consolato nella sua camera da letto con
cucinino. Poi e' andato in pensione ed e' arrivato UN GRECO!!! che
degli italiani non gliene poteva fregar di meno.
Tralascio dettagli sulla sua attivita', anche se ci sarebbe da ridere.
Andato in pensione quello, il consolato e' stato mantenuto in vita
dalla segretaria che sbrigava le faccende piu' semplici. Per quelle
piu' complicate si e' fatta aiutare dal marito, che aveva una scuola
di lingue e traeva profitto dalle traduzioni (copiose) che l'Italia
chiede per qualsiasi cosa si abbia bisogno.
Dopo un po' di tempo la moglie e' sparita e in ufficio ci e' rimasto
questo tizio. Sono andato recentemente per alcune pratiche e l'ho
trovato seduto alla scrivania grande. Dice che adesso il Console e'
lui. E parliamo ancora di Corpo Diplomatico?
Vincent
Il Gelataio di Corfu'
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