La fidanzata Tamagotchi
Valentina Furlanetto
Articoli collegati:
Il mito di Narciso
Chi è Umberto Curi
La fidanzata Tamagotchi
La ragazza di Wataru Uchida, giovane di Tokio, si chiama Yumi. E'
dolce, a volte si arrabbia perché lui dimentica gli anniversari,
spesso è gelosa delle colleghe e amiche di Wataru, ma generalmente è
davvero un tesoro. La fidanzata ideale. Peccato che nel rapporto fra i
due l’unico di carne ed ossa sia lui. Lei è fatta di byte, insomma
è un essere virtuale, programmato, digitale.

Wataru Uchida non è il solo ad intrattenere un rapporto con una
ragazza virtuale. Come lui, 30 mila giapponesi stanno portando avanti
un fidanzamento analogo. Tanti infatti sono iscritti al gioco “Love
by Mail” offerto dalla compagnia giapponese Bandai, la stessa che ha
prodotto il Tamagotchi, il pulcino elettronico da allevare, nutrire,
coccolare, che divenne popolare appena qualche anno fa.
Dal pulcino alla fidanzata il passo è breve. Lo spirito è più o
meno lo stesso: chi si iscrive al gioco ha a disposizione un catalogo
di possibili fidanzate tra cui scegliere. Insegnanti, operaie,
poliziotte, studentesse, ce n’è per tutti i gusti, a patto di
ricordarsi che sono tutte create al computer per vivere nel computer.
Una volta scelta la ragazza da corteggiare si inizia a farlo
mandandole messaggi simili a e-mail. I messaggi poi, mano a mano che
il gioco procede, si possono anche evolvere in vere e proprie lettere
d’amore. Attenzione però. La fidanzata sarà pure virtuale, ma può
essere stizzosa e difficile almeno quanto una girlfriend reale. Se il
corteggiatore fa passi falsi, è troppo timido, troppo pigro o,
viceversa, corre troppo, lei si può infastidire e rompere il
fidanzamento.

“Pensavo che una relazione di questo tipo sarebbe stata più
rilassante di una reale. Ma mi sbagliavo - ha confessato Wataru Uchida
alla rivista Wired - Yumi si irritava per piccole, banali cose.
E alla fine ho dovuto interrompere io la storia”. I fidanzamenti
virtuali, secondo le stime della stampa giapponese, durano in media
dai tre ai quattro mesi. Ma in genere questi rapporti funzionano molto
bene, tanto che al gioco ogni giorno si iscrivono nuovi entusiasti
aspiranti fidanzati, che alla geisha di un tempo stanno sostituendo
queste fidanzate digitali. E lo fanno utilizzando I-mode, un servizio
Internet che va sui cellulari, offerto dalla compagnia giapponese NTT
DoCoMo e disponibile solo in Giappone, dove conta 13 milioni di
iscritti.
Ma cosa attragga 30 mila giapponesi verso questo tipo di rapporti è
presto detto: “E’ un modo come un altro - spiega Wataru Uchida -
per mettere alla prova le proprie tattiche di seduzione. Per fare
pratica, insomma, senza doversi esporre al rischio di brutte figure
con una ragazza reale. Il tutto alla modica cifra di 300 yen, meno di
due dollari, al mese”.
Articoli collegati:
Il mito di Narciso
Chi è Umberto Curi
La fidanzata Tamagotchi
Vi e' piaciuto questo articolo? Avete dei commenti
da fare? Scriveteci il vostro punto di vista cliccando qui
Archivio
Attualita' |