S’intitola “Un prezzo per la vita” il nuovo documentario che andrà in onda il 6 dicembre per il programma di Raitre “C’era una volta”. Il tema scottante della serata è l’Aids, la "malattia-vergogna", l’oggetto continuo di discussioni e contrasti tra Stato, Chiesa e Sanità, che il primo dicembre ha avuto la sua Giornata Mondiale (poco pubblicizzata, visto lo sciopero dei quotidiani). Il documentario è stato girato da Kali Van der Merwe in Sudafrica e racconta una faccia finora nascosta dell'Aids, quella che vede le multinazionali del farmaco (con nomi e cognomi) corresponsabili della morte di milioni di persone.

In occasione della Giornata Mondiale della lotta all'Aids la redazione di “C’era una volta” ha proiettato in anteprima “Un prezzo per la vita” a Milano nell'ambito del convegno “L'aids nel nord e nel sud del mondo: le vie di un cammino solidale”; a Torino nell'ambito del convegno “Aids e Africa: rompere il silenzio”, e a Palermo, all’interno del convegno “Anno duemila aids e società”.

Il comunicato stampa della Lila (lega italiana per la lotta all’aids) che ha preceduto e preparato la trasmissione, informa che in Sudafrica non si investe per prevenire la malattia, anzi, non esiste la parola prevenzione, tanto che le case farmaceutiche usano proprio l’Africa e i suoi milioni di sieropositivi come cavie di laboratorio, per sperimentare nuovi farmaci o nuove manifestazioni dell'Aids.

Sempre la Lila ha abbinato al documentario un progetto concreto di solidarieta', con un conto corrente: aiutare le madri sieropositive a partorire figli sani attraverso politiche di prevenzione e di cura e a crescerli al riparo del contagio grazie all'allattamento artificiale. Il progetto e' sostenuto anche dalla Treatment Action Campaign sudafricana.


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