Tex Willer conquista l’università
Antonio Camerlengo
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E’ davvero raro che un gruppo di docenti universitari si riunisca
per parlare di fumetti. Se poi ci aggiungiamo che il convegno viene
sponsorizzato dalla Fondazione del Monte dei Paschi di Siena, allora
si può quasi gridare al miracolo. L’evento aveva già avuto luogo
lo scorso anno in occasione di “Expocartoon”, la mostra del
fumetto, del cinema d’animazione e dell’illustrazione, che si
tiene ogni sei mesi a Roma, e si è ripetuta anche per l’edizione
2000, in corso dal 16 al 19 novembre.
Dalle discussioni, interventi e appassionati ragionamenti sul mondo
degli eroi di carta emersi dall’interessantissima tavola rotonda,
svolta su iniziativa e con la partecipazione di soli accademici, l’editrice
Comic Art ha creato un volumetto dal titolo “Come parla il fumetto e
la multimedialità”, che contiene tutti gli atti del convegno, con l’aggiunta
di inedite riflessioni da parte di Giulio Cesare Cuccolini, uno dei
più importanti studiosi italiani di strisce disegnate.

Il volume, che sarà adottato come testo di studio da alcune
università italiane, si apre con l’introduzione di Sergio Micheli
(professore di Storia e critica del cinema all’Università per
Stranieri di Siena), che si occupa del rapporto tra effetti sonori, le
cosiddette “onomatopee”, e fumetto, partendo da una curiosa
domanda: come parla il fumetto? A seguire troviamo l’intervento di
Francesca Bernardini Napoletano dell’Università di Roma “La
Sapienza”, che affronta un argomento alquanto insolito ma
stimolante, “Calvino e il fumetto”. In particolare la
professoressa Napoletano mette in luce le doti dello scrittore di
"Lezioni americane" in qualità di critico del fumetto,
analizzandone le brillanti citazioni, a partire da quella relativa ad
"Autobiografia di uno spettatore", prefazione a un libro di
Federico Fellini.
Dalla letteratura agli studi linguistici, per parlare di Maria
Catricalà, insegnante di Lingustica Italiana all’Università per
Stranieri di Siena che nel suo intervento passa in rassegna i vari
modi per “ascoltare” il fumetto, spiegando al lettore tutte le
tecniche per dare una dimensione sonora o vocale a una pagina
disegnata. Gianna Marrone, che insegna Letteratura per l’infanzia
all’Università Roma Tre, preferisce invece che a parlare siano le
immagini, come ci illustra nel suo saggio, in cui ripercorre le
principali tappe del rapporto immagine-significato.
Infine, una breve citazione per l’ottimo lavoro svolto da professor
Cuccoli (che si è occupato di “handicap e fumetto”), che così
riassume la sua fatica: indagare come il fumetto visualizzi l’handicap
significa scoprire come l’handicap è immaginato dalla subcultura
popolare, e quindi precisare in che modo gran parte della società si
rapporta alla condizione del disabile.
Elenco dei saggi presenti nel volume:
Sergio Micheli (Docente di Storia e critica del cinema all’Università
per Stranieri di Siena): Introduzione al convegno
Francesca Bernardini Napoletano (Università di Roma “La Sapienza”):
Calvino e il fumetto.
Maria Catricalà (Lingustica Italiana all’Università per Stranieri
di Siena): Dall’italiano bisbigliato a quello urlato: come si
ascolta il fumetto.
Gianna Marrone (Letteratura per l’infanzia all’Università Roma
Tre): Parlare con le immagini.
Paola Micheli (Università per Stranieri di Siena, cattedra di Lingua
italiana): Tex Willer: segnali di fumo e nuvolette
Adolfo Gente (Dirigente scolastico): L’apprendimento della lingua
attraverso il fumetto.
Giulio Cesare Cuccolini (Insegnante e studioso del fumetto): Handicap
e fumetto; Il bastardo di carta
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