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Reset/Se la sinistra si butta giù da
sola
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cinismo
“Bisognerà pure spiegare come mai dopo un ciclo di governo, giunto
comunque al termine, e con risultati apprezzabili, l’opposizione di
Berlusconi sia in vantaggio. E come mai il centro sinistra abbia
espresso in cinque anni quattro diverse figure di premier, passando
dall’uno all’altro in modo non del tutto limpido e non ben
motivato”.
Si apre così sul nuovo numero di Reset, che troverete da
domani in edicola e in libreria, il dossier sul cinismo e l’antipolitica.
Nel dibattito aperto da un articolo del direttore Giancarlo Bosetti,
“Se la sinistra non si piace” intervengono lo storico Salvatore
Lupo, i politologi Alfio Mastropaolo e Giuseppe Cantarano, i filosofi
Peter Sloterdijk, Gianni Vattimo, Danilo Zolo, Raimondo Cubeddu ed
Elisabetta Galeotti. Oltre a una lettera aperta dello scrittore
Maurizio Maggiani: “Cara sinistra mia mi hai portato via la voce”.
Questa edizione della rivista contiene inoltre un Forum, dal titolo
”Le streghe sono cambiate”, con quattro guru del femminismo
mondiale: Rosi Braidotti, Donna Haraway, Juliet Mitchell e Joan Scott.
E ancora una riflessione su Amartya Sen, “L’uomo della libertà
positiva”, con interventi della filosofa Nadia Urbinati e dell’economista
indiano Meghnad Desai che ci racconta in un modo assolutamente
originale la vita e le idee del premio Nobel.
Infine tra gli altri argomenti un capitolo è dedicato al ”passato,
presente e futuro della critica sociale: da Socrate al Gay Pride”
con interviste ai filosofi Karl Otto Apel, Michael Walzer, Axel Honnet
e un intervento di Alessandro Ferrara.
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