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Da: mpiet <mpiet@tiscalinet.it
A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it
Data: Venerdì, 27 ottobre 2000 8:07
Oggetto: Di che religione siete?

L'intervista al signor Walzer è molto istruttiva e la condivido. Solo un paio di piccoli appunti: ebreo-americano non sta a italo-americano o ispano-americano etc. ma a cattolico-americano, protestante-americano, buddhista-americano etc. perché "ebreo" non connota un popolo ma una religione. Se, per esempio, il signor Walzer fosse a suo tempo emigrato dalla Polonia, allora sarebbe polacco-americano di religione ebraica o di nessuna religione se ateo.

Per quanto riguarda i musulmani, detto signore ha ragione da vendere: essi sono frammentati quanto lo sono i cristiani e tra loro non si amano, perché l'apostasia ( l'altro musulmano è sempre un apostata!) va punita con la morte mentre un cristiano lo si può sempre convertire. L'islam oggi si trova nell'anno 1400 della sua storia e anche in Europa nel 1400 il laicismo emetteva i primi vagiti. Quando alla stazione termini vedo ex-musulmani bere birra di venerdi, mi dico che, magari scompostamente, quelli sono i vagiti del laicismo. E le feroci lotte civili all'interno di ciascun Paese musulmano indicano che come al solito il nuovo nasce sporco di sangue.

Il mio piccolo timore è un altro. dato che la società laica italiana ha concesso enormi ed insensati privilegi alla chiesa cattolica, che (a detta di Ruini) non raccoglie più del 20% della popolazione, sarà facile gioco ai fondamentalisti islamici reclamare le stesse cose per l'Islam. Un piccolo esempio: se alle suore è concesso avere documenti con foto dove appaiono con cappello (come si chiama?) da suora, perché le donne islamiche non possono avere foto con lo chador? Quindi il Parlamento (già rido!) dovrebbe rivedere i privilegi cattolici alla luce del laicismo, così da annullare la richiesta degli stessi privilegi da parte dell'Islam e poi, perché no, dei Testimoni di Geova etc.

L'articolo è comunque viziato da due errori di fondo:

1- non è vero che il cattolicesimo (o il cristianesimo) sia l'unica religione che comunichi col mondo moderno

2- nè che i suoi 2000 anni di storia siano prova della sua veridicità. Numero uno: il Vaticano II ha cercato di creare un ponte tra cattolicesimo e laicità, ma visto che il cattolicesimo, a contatto con la laicità, ha cominciato a sgretolarsi, il nuovo papa polacco (scelto a bella posta da una regione cattolico-fondamentalista) lo ha riportato al suo humus magico-mistico, fatto di santi e madonne che piangono.

Il cristianesimo, mentre passava il treno della storia all'epoca delle grandi scoperte (XVI-XVII secc.), si è spaccato in due: la parte protestante è salita. quella cattolica è rimasta a terra! Numero due: il cristianesimo si è imposto in Europa tra il VI e il IX secc., quindi non ha 2000 anni. Anche avendone intorno ai 1300 di anni, non è stata sempre la stessa ma ha mutato pelle, a seconda del momento storico, al solo fine di mantenere più potere possibile, lordandosi di sangue (Giovanni battista: già la scure è posta alla radice degli alberi. Ogni albero, dunque, che non produce frutto eccellente sarà tagliato. Matteo III, 10).

Comunque l'Induismo e il Buddhismo, che si confrontano col mondo moderno splendidamente, sono di gran lunga più antichi del cristianesimo, e lo sono anche il Confucianesimo e il Taoismo! Allora io penso che le società dovranno innanzitutto essere LAICHE con diritti fondamentali dei cittadini ben radicati. Poi ai religiosi delle varie tendenze si concederebbero alcune esenzioni, non stridenti con i predetti diritti.

Questo per noi italiani vorrebbe dire: rivedere e cancellare gli enormi privilegi della chiesa cattolica alla luce del laicismo di stato, in modo che né l'Islam né altra confessione possano richiedere gli stessi privilegi. Un piccolo esempio: le foto sui documenti debbono essere a viso e capo scoperto: quindi niente copricapo per suore né chador per musulmane. Niente crocifissi nei luoghi pubblici e quindi niente mezzelune o stelle di david.

A casa propria uno fà quello che vuole e si tiene tutti i santini che vuole, ma nella società civile vigono leggi laiche PRECISE. Lo so, è un'utopia e allora prepariamoci al peggio.

Matteo La Pietra mpiet@tiscalinet.it


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