I
lettori scrivono
Da: GIUSEPPE PINELLI <GC_PINELLI@excite.it>
A: "caffeeuropa@caffeeuropa.it"
Data: Sabato, 16 settembre 2000 6:25
Oggetto: Intervento
su articolo di Michele Salvati
L'analisi di Salvati e' largamente condivisibile ed affronta i grandi
problemi del centro-sinistra di oggi e dei DS, problemi molto piu'
seri della sola scelta del candidato premier. Mentre il polo di
centrodestra, a mio avviso, non soltanto appare ma e' realmente unito
ed ha elaborato efficaci sintesi tra le posizioni delle sue varie
anime, senza che alcuna di esse si possa sentire
"emarginata", nel centro-sinistra non si sono trovate (o,
almeno, cosi' sembra agli occhi dell'opinione pubblica) posizioni
comuni su cosa fare, sui punti qualificanti di una futura azione di
governo.
Dalle biotecnologie alle grandi opere pubbliche, dalla politica
sanitaria (e le sorti della riforma Bindi) al sistema previdenziale,
e' tutto un susseguirsi di incognite e di nodi irrisolti, messi
soltanto in un angolo, per il momento, per non pregiudicare l'esito
della prossima campagna elettorale (ammesso che non sia gia'
pregiudicata).Se non si discute su questi temi, anche scontrandosi
(nelle sedi dei partiti e della coalizione, non sui giornali), ma
trovando alla fine un punto d'intesa, sara' arduo affrontare qualsiasi
sfida elettorale. E sara' difficile dire se questo centro-sinistra
avra' un'identita' di centro, di sinistra o, piu' sempicemente e
meglio, un'identita' comune.
Fatto tutto questo, si potra' scegliere come leader colui che meglio
di altri, nella coalizione, rappresentera', per la sua Storia e le sue
idee, le posizioni individuate come comuni e, allora, il
Centro-sinistra potra' davvero tornare ad essere forte e coeso, come
lo e' Stato alle elezioni del '96.
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