I
lettori scrivono
Da: <damierb@libero.it>
A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it>
Data: Mercoledì, 20 settembre 2000 0:41
Oggetto: Il
Grande fratello
Reazioni di parte cattolica al programma di Canale 5 ne ho ascoltata
qualcuna. Non si sono invece espressi, che io sappia, esponenti della
gerarchia ecclesiastica che in altre occasioni hanno manifestato
accorate preoccupazioni sull'aderenza ai valori cristiani di una
scoperta in campo biotecnologico o di un evento legato alle scelte
sessuali come il Gay Pride.. E che ancora di recente esibiscono
l'eccellenza dell'etica cattolica rispetto ai vuoti di altre
religioni.
Vorrei inoltre sapere se hanno visto il Grande fratello le migliaia di
giovani che al Meeting dell'Amicizia di Rimini hanno acclamato Silvio
Berlusconi, eleggendolo nuovo campione di libertà e modello di
moralità politica e imprenditoriale. Come conciliano il loro
fondamentalismo cattolico con quel che sfoggiano i dieci protagonisti
del programma Mediaset, di cui Berlusconi non è più presidente, ma
proprietario e le cui scelte di fondo è difficile immaginare siano in
contrasto con i suoi desideri? Qual è l'opinione di don Giussani, di
Giancarlo Cesana e di Ettore Vittadini? Ne sono scossi Roberto
Formigoni, Rocco Buttiglione e tutti gli aedi della famiglia
tradizionale?
Francesco Erbani
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