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Da: raffaele <rafastrid@sprint.ca
A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it
Data: Sabato, 2 settembre 2000
Oggetto: Venezia: quando la tv e' inutile

Seguo Rai International, la televisione Rai per tutto il mondo, via satellite. Fino all'anno scorso, in occasione della Mostra d'Arte Internazionale Cinematografica di Venezia, la Rai trasmetteva una ventina, una trentina di minuti per la Grande Italia che vive all'Estero. Molti sono stati gli annunci dei dirigenti di Rai International sul miglioramento dei programmi e dei vari servizi. Quest'anno di Venezia e della 57 Mostra d'Arte Internazionale Cinematografica nisba, neanche un minuto se non qualche fotogramma striminzito nei telegiornali.

Eppure si fa un gran parlare di diffusione del cinema italiano all'estero, di agenzie per il cinema italiano all'estero, la Rai ha creato Rai Cinema. Per quest'anno sembra che i diritti siano stati acquistati da una televisione locale Tele+. Costoro trasmettono forse e piu' o meno in tutta Italia ed in qualche altro paese europeo, ma quanto a diffondere il cinema italiano (in Italia e all'estero) non ci credo. Venezia non e' un appuntamento da mancare! Per il grande interesse (davvero) culturale, per l'unicita' della citta' e per cio' che la Mostra rappresenta per il cinema e nel cinema.

Caffe' Europa mi pare presti attenzione al cinema e pubblica molte recensioni. Ora la televisione, in questo caso la Rai, se non riferisce le notizie e' un servizio senza senso. E' inutile che avvenga il grande fatto di cronaca o culturale o di spettacolo quando per colpa dei diritti si impedisce la diffusione delle notizie. E nel caso di Venezia non si tratta soltanto dei programmi di proiezione dei films in concorso e di alcune paroline registrate durante chissa' quale intervista.

Mi meraviglio anche della decisione del direttore della Mostra. L'altr'anno se l'era presa con i film porno, quest'anno con la diffusione del cinema italiano nel mondo: forse e' convinto che sia sufficiente parlarne su Variety, oppure vedere proiettato un film qualsiasi in una sala di Chicago o New York o magari a Houston (Texas) dove tra l'altro esiste anche un centro dedicato a Rossellini (quanti italiani lo sanno?)

Quando si arriva ad un appuntamento importante al quale la Rai contribuisce con ben otto films, come dichiarano orgogliosi i dirigenti, tutto crolla perche' i diritti costano troppo! E allora si lascia tutto in mano a Tele+: un po' come Mediaset che alcuni anni fa si becca i diritti del Giro d'Italia e poi questo Giro non lo vede nessuno perche' il Berlusca non ha i mezzi per irradiarlo per l'aere.

Sono deluso: aspettavo come ogni anno l'appuntamento con Venezia, le battute spiritose, i dibattiti condotti con una certa spavalderia goliardica, i commenti azzardati, qualche intervista, opinioni e risposte irriverenti e soprattutto discussioni di cinema e di films con attori registi produttori e magari distributori: niente di eccezionale, ma per chi vive all'estero e' pur sempre qualcosa anche solo poterne parlare con tutti quegli "etnici", inclusi gli anglosassoni, che ci invidiano, e invece mi ritrovo a scrivere una incazzatissima lettera che non so se verra' pubblicata "on-line".

Cordiali saluti,

Raffaele Facciola'


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