Politica berlinese: se la Cdu non si
libera di Kohl
Raffaele Oriani
Die Zeit,
12 luglio 2000
La politica tedesca non riesce proprio a liberarsi dell’ombra
dell’eterno cancelliere (ora eterno ex cancelliere) Helmut Kohl. Non
sono ancora passati tre mesi dall’elezione della nuova dirigenza
cristiano-democratica che c’e’ gia’ chi ne mette in dubbio
l’autorita’ e la capacita’ di contrastate la supremazia dell’Spd
e di ridare un volto presentabile al piu’ forte partito di opposizione
tedesco. Questa settimana la Zeit dedica al problema un lungo editoriale
in cui si mettono a fuoco alcuni irrisolti interrogativi dell’attuale
scena politica sulle rive della Sprea. Primo: il vero significato del
caso Kohl. L’opinione della Zeit e’ che quello che viene definito
come il ‘sistema Kohl’ sia stato in realta’ la piu’ clamorosa e
smaccata negazione di ogni sistematica organizzazione politica.
Quest’analisi paradossale si sviluppa rifacendosi alla classica
caegorizzazione di Max Weber: secondo il politologo tedesco l’autorita’
puo’ infatti basarsi sulla valorizzazione delle istituzioni o su una
rovinosa personalizzazione del potere. Nella recente storia tedesca,
mentre Helmut Schmidt appare come l’incontrastato campione della prima
alternativa, Kohl andrebbe sempre piu’ affermandosi come l’esempio
negativo della seconda opzione politica. Per salvare il suo sistema di
amicizie e relazioni politiche l’ex cancelliere sarebbe quindi
disposto a minare la credibilita’ sua, del suo partito e
dell’istituzione che ha incarnato per ben sedici anni. Secondo aspetto
rilevante nell’analisi della Zeit: la Cdu non riesce ad uscire dalla
crisi che l’ha colpita in questi ultimi mesi, perche’, pur essendo
certamente al riparo dalle accuse di complicita’ nel ‘sistema Kohl’,
la nuova dirigenza si ritrova priva di radici, costretta a muoversi in
un vuoto spinto che nutre le vanita’ dei singoli e impedisce di
sviluppare un serio ed articolato programma di opposizione. Zeit usa
parole molto chiare, condanna Kohl, critica la nuova segretaria del
partito Angela Merkel, offre una diagnosi lucida e puntuale, non riesce
pero’ ad indicare la possibile terapia per risollevare le sorti della
Cdu.
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