Questa settimana la Zeit dedica la prima pagina ad un’analisi dei vantaggi e dei rischi che ci riserva l’avanzata impetuosa delle biotecnologie; sempre in prima pagina il settimanale di Amburgo propone la questione della riforma della leva, che anche in Germania torna di tanto in tanto al centro del dibattito politico e proprio in questi giorni e’ di particolare attualita’ per la conclusione dei lavori della Commissione incaricata di produrre un primo ventaglio di proposte al riguardo: fine del servizio obbligatorio? Drastica limitazione del carattere ‘popolare’ della Bundeswehr? Le opzioni sono molte e la Zeit raccomanda al ministro della Difesa Scharping di optare per una soluzione forte e decisamente riformatrice: ‘coraggio signor ministro!’ e’ il titolo di spalla.
Molto interessante e’ inoltre il commento-reportage dal Medio Oriente della corrispondente Gisela Dachs, che fa il quadro della situazione a pochi giorni dal ritiro dell’esercito israeliano dal Libano meridionale e dalla ripresa dei disordini all’interno dei territori controllati dall’Autorita’ palestinese. Secondo la giornalista tedesca Barak sta vivendo un momento particolarmente difficile, dal momento che la sua strategia ha subito piu’ di una battuta d’arresto: da un la lato infatti non si vede alcun progresso nei negoziati con la Siria (che il premier israeliano, nonostante il parere contrario di molti dei suoi ministri, aveva ritenuto prioritari rispetto ai colloqui di pace con i palestinesi); dall’altro il ritiro dal Libano si e’ trasformato in una rotta militare che rischia di favorire quanti tra i palestinesi predicano il ritorno alla violenza e l’abbandono del tavolo negoziale. Urge quindi riprendere in mano le fila del processo di pace, e urge soprattutto un confronto serrato sui problemi concreti che sappia mettere da parte gli aspetti simbolici delle questioni. ‘E’ il momento di bruciare i vitelli d’oro dell’orgoglio nazionale’, e’ il messaggio della Zeit sul Medio Oriente.