
|
:
e in Germania e sempre scandalo
Cdu
Raffaele Oriani
Die Zeit, 2 febbraio 2000
Nulla da fare: per riavere la
Zeit dei grandi dibattiti, il settimanale dallorizzonte europeo che sa presentare le
posizioni anche piu lontane tra loro con una passione che non esclude mai luso
chiaro e distinto della ragione; per riavere la Zeit che parla al lettore europeo prima
ancora che allelettore tedesco, dovremmo aspettare che passi la buriana tangentizia
che ha sconvolto la vita politica tedesca. Anche questa settimana infatti il fascicolo
politico del settimanale dAmburgo e dedicato quasi integralmente alle
disgrazie di Kohl, alle difficolta della Cdu, allaffanno di Wolfgang
Schaeuble, allimbarazzato silenzio del Presidente della Repubblica Johannes Rau, ai
mille rivoli che va prendendo uno scandalo di cui e sempre piu difficile distinguere
gli aspetti rilevanti dagli episodi meschini che solo un esasperato moralismo puo
condannare come prove di malcostume affaristico. La prima pagina della Zeit e
occupata per la terza settimana di fila da un editoriale del direttore operativo Roger De
Weck; e per la terza settimana di fila i toni usati contro la Cdu sono estremamente duri,
mentre nulle appaiono le aspettative che De Weck nutre rispetto alla nuova dirigenza dei
cristiano-democratici. Indicativo in questo senso il titolo a caratteri cubitali: Helmut
Kohl alla testa del partito? Difficile capire se quella della Zeit sia una scelta
piu politica o piu editoriale. Punta a colpire un partito o a conquistare
lettori? Se e certo infatti che il settimanale liberal di Amburgo non ha mai amato
particolarmente il cancelliere dellunificazione, e altrettanto certo che da
uno dei bastioni giornalistici dellilluminismo europeo ci si aspetterebbero analisi
piu lucide, argomenti piu razionali, una partecipazione meno immediata alle
lotte di potere in corso. Appuntamento alla prossima settimana
|
|
  
|