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Die Zeit / Mondo 2000: cronache da un pianeta
corrotto
Raffaele Oriani
Die Zeit, 3 novembre 1999
Allarme corruzione secondo la Zeit di questa
settimana. In una lunga corrispondenza da Durban, si racconta infatti della Conferenza
internazionale anticorruzione organizzata sulla costa sudafricana da Transparency
International, organizzazione non-governativa che da anni si batte contro la pratica
sempre piu diffusa della tangente. E una pratica con cui noi italiani abbiamo
una certa famigliarita, ma e una consuetudine che non conosce confini e che ha
avuto un boom clamoroso dalla caduta del Muro e la crescita impetuosa di un capitalismo
senza regole, senza stato, senza controllo. 1600 delegati di 35 paesi si sono allora
ritrovati in questi giorni per fare il punto e stendere una dichiarazione internazionale
che impegna i diversi paesi ad intervenire penalmente anche quando il reato di corruzione
sia stato effettuato al di fuori dei confini nazionali. Perche ormai e
assodato: la corruzione e il primo impedimento allo sviluppo, drena ingenti risorse,
le devia verso canali improduttivi, pregiudica ogni piano di assistenza steso con
coscienza e trasparenza. Accade regolarmente in Africa dove assolutamente nulla si
muove senza tangenti, e accaduto in Bosnia dove e sparito quasi un
miliardo di dollari di aiuti internazionali, e accaduto e continua probabilmente ad
accadere nellex Unione Sovietica dove secondo i calcoli piu recenti riportati
dalla Zeit in dieci anni sono spariti 280 miliardi di dollari di donatori internazionali.
E per questo che anche il presidente della Worldbank ammette che la corruzione
e di gran lunga il problema piu urgente delleconomia dei paesi in via di
sviluppo. Ma non riguarda solo quei paesi, come sappiamo bene noi italiani, e come sanno i
tedeschi che secondo stime recenti spenderebbero in tangenti allestero circa 5,5
miliardi di marchi annui, o come sanno i francesi che solo con la Elf in cinque anni hanno
speso 1300 miliardi di lire per corrompere i politici di mezzo mondo. Qualcosa pare stia
cambiando: le aziende si stanno rendendo conto dei costi astronomici di questo sistema
(investire in Messico costa il 20% in piu che a Singapore dove pare che la
corruzione sia pressoche azzerata) e cominciano a sottoscrivere patti anti-tangenti.
Tra gli ultimi firmatari, General Electric, Shell, Rio Tinto.
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