Caffe' Europa
 
Rassegna Internazionale




Die Zeit / Da Bonn a Berlino: la Germania si rimettera’ in moto?

 

Raffaele Oriani

Die Zeit, 7 luglio 1999

Questa settimana la Zeit torna alla politica e alla politica interna tedesca. In ballo e’ il trasloco del governo da Bonn a Berlino e con esso un mutamento di mentalita’ che definire epocale non e’ del tutto fuori luogo. Cambia tutto, insomma, ma non come si pensava e come in tanti temevano: dalla Bonner alla Berliner Republik non si passa infatti con un sovrappiu’ di mitologia nazionale, in primo piano non e’ l’identita’ etnica del paese ma la sua qualita’ economica e politica. Il cambiamento ha molto piu’ a che fare con lo stato generale delle cose economiche e politiche piuttosto che con il pendolarismo tutto tedesco tra aperture universali e chiusure nazionali. La posta in gioco e’ la struttura economico-sociale della nazione e se e’ chiaro ormai cosa non funziona piu’, la Zeit scorge in giro una paurosa mancanza di analisi articolate e soluzioni percorribili. In un tempo in cui l’opposizione moderata appare piu’ socialdemocratica del governo di sinistra, e in cui il cancelliere rosso-verde ha parole di liberalismo piu’ spinto dei leader del partito che dal credo liberale prende il nome, in un tempo cosi’ pieno di contraddizioni e’ evidente che ogni soluzione e’ aperta. Potrebbe essere un bene, e forse lo e’: la Zeit ricorda che per filosofi, fisici, psicologi il caos e’ uno stadio produttivo che, soprattutto in un paese proverbialmente ordinato come la Germania, potrebbe rivelarsi salutare. Ma alla lunga una realta’ cui non corrisponda nessun ordine simbolico, politico, culturale finira’ per vendicarsi magari con qualche sgradita sorpresa. Le questioni sono comunque molte e molto concrete? Cosa fare del rinomato stato sociale? E cosa dei contratti che ormai vengono sempre meno rispettati e cedono il posto a forme ‘spontanee’ di flessibilita’? La Germania e’ terra di immigrazione? I piu’ dicono di no, ma la realta’ afferma con forza il contrario. E ancora: come sanare il divario ancora esistente tra Est e Ovest? Non sarebbe il caso in primo luogo di prenderne atto e di attivare quelle che in Italia si chiamerebbero le gabbie salariali? Tanti i problemi, tanti i candidati a fornire le soluzioni: sta pero’ soprattutto al cancelliere dimostrare di saper fare a Berlino quello che non e’ riuscito a mettere in pratica a Bonn.



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