Zeit e Spiegel si marcano
stretti sul terreno della politica sociale ed economica e questa settimana tocca a Zeit
inseguire e rilanciare le rivelazioni di Spiegel sui progetti di riforma dello stato
sociale. Anche per il settimanale di Helmut Schmidt non si puo infatti continuare
cosi: la politica deve responsabilmente adattare le prestazioni della mano pubblica
alla situazione reale del paese; la giustizia sociale non puo piu essere
intesa come nel dopoguerra a misura di lavoratore dipendente legato per trenta o
quarantanni ad una stessa azienda con stipendio in costante, regolare crescita. I
rapporti di lavoro sono cambiati e per la Zeit e ora di passare dalla giustizia
distributiva alla giustizia partecipativa, secondo cui ognuno ha la possibilita di
partecipare alla societa, alle sue chance e al suo auspicato sviluppo economico.
Ecco allora che lo stato non puo piu considerarsi indipendente dalla
societa con le sue prestazioni sempre uguali per tutti e in tutte le stagioni: ha
lobbligo invece di integrarsi con le organizzazioni private e con la
creativita individuale; ha lobbligo di registrare le nuove forme di lavoro
nellepoca delle nuove tecnologie e, messaggio probabilmente centrale
delleditoriale della Zeit, di accettare un settore corposo in cui vigono stipendi
piu bassi e garanzie meno solide. Qualcosa insomma si muove in Germania, o perlomeno
la stampa piu vicina al governo oggi in carica auspica che si muova qualcosa:
nessuno pero e certo che la coalizione rosso-verde sapra recuperare il
bandolo della matassa assistenziale e occupazionale.
Wolfgang Sofsky, sociologo delluniversita di Gottinga
recentemente tradotto anche in Italia da Einaudi, interviene sulla guerra nel Kossovo con
un saggio molto critico sulla condotta della guerra da parte delle potenze della Nato. In
sostanza la posizione di Sofsky e che se guerra doveva essere (e a suo parere doveva
essere per la serie interminabile di crimini commessi dai serbi ai danni prima dei
bosniaci e poi degli albanesi) doveva essere una guerra decisa e sicura fino alla
vittoria. Ma vittoria non puo essere se ci si limita ai bombardamenti aerei che da
piu di un punto di vista hanno invece peggiorato la condizione dei profughi
albanesi: da un lato infatti non si contano piu gli errori dei bombardieri,
dallaltro le truppe serbe senza piu collegamento con il comando centrale di
Belgrado sono sempre piu portate alla violenza gratuita e brutale tipica piu
delle bande criminali che degli eserciti. Fino ad ora quindi nessun obiettivo e
stato raggiunto tranne forse laver fatto capire alle nostre societa che
laltruismo e buono solo se portato fino in fondo e linterventismo va
bene se oltre che ad uccidere si e pronti anche a morire per la causa che si vuol
difendere.