Polemica in Germania: Springer contro
il governo
Raffaele Oriani
Die Zeit,
8 febbraio 2001
Questa settimana la Zeit ricostruisce, con un lunghissimo reportage in
diretta dal piu’ importante gruppo editoriale tedesco, la cronologia
della guerra dichiarata al governo rosso-verde di Gerhard Schroeder da
parte dei giornali della Axel Springer Verlag. Springer e’
probabilmente il piu’ grande editore di giornali europeo: produce la
mitica Bild Zeitung, quotidiano-spazzatura da cinque milioni di copie, e
la Welt, prestigioso organo dell’intellighenzia conservatrice tedesca.
Negli anni settanta proprio Springer fu il bersaglio preferito della
polemica degli intellettuali di sinistra: si ricordano le prese di
posizione di Heinrich Boell, le accuse di Wolf Biermann, l’odio
politico e culturale che contrapponeva il fronte dei sessantottini a
quello della stampa borghese e reazionaria di Springer. Ora molti di
quei sessantottini sono al potere con posti di assoluta responsabilita’
nella coalizione di sinistra che governa la Germania, mentre Bild e Welt
sono sempre li’ a presidiare il fianco mediatico dello schieramento
conservatore. Accade che qualche settimana fa torni di prepotenza d’attualita’
il passato da militante extraparlamentare di alcuni ministri di
Schroeder: a pubblicare delle foto imbarazzanti e’ il settimanale
Stern, ma dalle parti di Springer si gettano sulla preda giornalistica
con un furore d’altri tempi. ‘Sono passati trent’anni - si chiede
ora la Zeit - o trenta giorni dagli scontri ideologici degli anni
settanta?’. E ancora: ‘Viviamo al tempo della tiepida fine delle
ideologie o al tempo del radicalismo di sinistra di allora?’. Per il
cancelliere Schroeder la spiegazione e’ semplice: da Springer si sono
messi a fare politica e hanno deciso di far cadere il governo di
socialdemocratici e verdi. Da parte sua la casa editrice risponde
indignata accusando il cancelliere di intimidazione contro la liberta’
di stampa. Una cosa comunque e’ certa: il sessantotto in Germania
torna a scaldare gli animi dopo anni di quiete.
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