Vienna: ‘guerra civile’ in
tribunale
Raffaele Oriani
Die Zeit,
13 settembre 2000
I tre saggi europei (il finnico Athisaari, il tedesco Frowein e lo
spagnolo Oreja) hanno appena dato il via libera al rientro dell’Austria
e del suo governo all’interno della grande famiglia europea, che a
Vienna e’ di nuovo tempo di battaglie. In un lungo reportage dalla
capitale austriaca Zeit ci avvisa infatti che in Austria sta per
scoppiare una vera e propria ‘guerra civile spirituale’ tra il
partito di Haider e decine di suoi oppositori / contestatori /
detrattori. E’ in realta’ una moda vecchia di quasi vent’anni:
chiunque si permetta di criticare aspramente i ‘Freiheitlichen’ deve
mettere in conto una denuncia per calunnia. Nuova e’ pero’ secondo
Zeit la piega che sta prendendo la giurisprudenza del paese alpino:
sempre piu’ spesso infatti i giudici danno ragione al leader
carinziano e condannano giornalisti e intellettuali al pagamento di
sostanziose ammende pecuniarie per averne criticato (o insultato)
affermazioni e linea politica. Il tre ottobre sara’ ora la volta di
uno dei piu’ popolari artisti austriaci: il pirotecnico Andre’
Heller, celebre nei paesi di lingua tedesca per i suoi spettacoli sempre
in bilico tra il teatro, il circo, il tableau vivant. In una lettera al
terzo quotidiano del paese Heller ha sollevato dubbi sulla tenuta
mentale di alcuni esponenti liberali, tra cui ovviamente il patron Joerg
Haider; pronta la risposta dei quattro massimi dirigenti del partito
che, forti della (per la verita’ tiepida) assoluzione dei saggi si
apprestano ora ad incassare i dividendi della recuperata credibilita’.
A pagare sara’ la liberta’ d’espressione? E’ questo il parere di
alcune delle maggiori personalita’ del paese secondo cui un’eventuale
condanna di Heller rappresenterebbe il piu’ grave atto antiliberale e
antieuropeo del nuovo clima politico e culturale austriaco. A complicare
ulteriormente la situazione c’è la presenza tra i quattro querelanti
del nuovo ministro della Giustizia federale Dieter Böhmdorfer.
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