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Rassegna Internazionale




Time / Verso il 2000: scene (sbiadite) dal nuovo secolo

 

Raffaele Oriani

Time, 8 novembre 1999


Dopo le ventuno idee per il ventunesimo secolo pubblicate qualche settimana fa da Business Week questa settimana e’ la volta dei futurologi di Time. Cosa ci riservera’ il Duemila? Time ci prova ma, ahime’, non e’ davvero all’altezza dei cugini di Business Week. Altre puntate seguiranno ma quella attuale su corpo e ambiente non offre piu’ di qualche spunto di riflessione e qualche abbozzo di tendenza tutto sommato gia’ risaputa. Da una parte il corpo, quindi: come ci cureremo, cosa faremo dei nostri sensi, come le nuove scoperte scientifiche incideranno sui dati primari della nostra vita materiale. Dall’altra l’ambiente: pericoli, minacce, crescita demografica e ricadute sulla vita comune del pianeta. Non resta che spulciare qua e la’ alla ricerca di qualche spunto originale. Il sesso, ad esempio: nel 2025 avra’ ormai completato la sua metamorfosi da atto riproduttivo a puro atto ricreativo, quindi slegato dalla preoccupazione e dal desiderio della prole. Questo grazie alle tecniche riproduttive che dal 1978 (anno di nascita della prima creatura concepita in provetta) non hanno smesso di fare enormi progressi; ma anche e soprattutto per l’inevitabile diffusione delle pratiche di clonazione che finiranno per separare l’atto riproduttivo non solo dal sesso, ma dagli stessi organi genitali. E veniamo alle patologie e alla domanda clou che ogni futurologo si trova ad affrontare: sara’ sconfitto il cancro? Time dice di no: ancora per molto tempo saremo costretti a convivere con il killer che ogni anno solo negli Usa ammazza mezzo milione di persone. Ma in compenso si svilupperanno enormemente le capacita’ diagnostiche che permetteranno di affrontare la patologia prima che questa possa sviluppare tutto il suo potenziale maligno. Anche la nostra casa ci dara’ una mano a conservare la salute, visto che nel 2030 si sara’ trasformata in un sofisticatissimo apparato diagnostico: appena svegli un sensore controllera’ pressione oculare e sanguigna, in bagno saranno installati rilevatori per l’analisi automatica delle urine che trasmetteranno i dati su una pagina web personale la quale a sua volta fungera’ da vera e propria identity card medica. Infine la popolazione mondiale: nel 2100 saremo probabilmente 9,5 miliardi superando cosi’ ogni piu’ nera previsione malthusiana. Ma non e’ detto che il sovrapopolamento debba comportare le conseguenze distruttive predette dal reverendo inglese.

 

 


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