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Der Spiegel / Novecento: Adolf Hitler, criminale del secolo

 

Raffaele Oriani

 

Der Spiegel, 31 ottobre 1999


E poi dicono che i tedeschi non fanno i conti col passato. Per l’ennesima volta questa settimana Spiegel, newsmagazine amburghese da un milione di copie a settimana, dedica la copertina ad un tema che con le ultime novita‘ dal mondo ha davvero poco a che fare. Protagonista della settimna e’ infatti il massimo criminale del secolo: Adolf Hitler che campeggia in copertina con frangia e baffetti e la cui personalita’ e opera politica viene analizzata all’interno in un lunghissimo saggio di Joachim Fest. D’altronde Spiegel e‘ da un anno che presenta ampi dossier sul nostro secolo visto come il periodo delle grandi guerre, delle grandi scoperte, i grandi massacri e le grandi speranze politiche e umanitarie. Conclude quindi in orrore questa settimana concentrandosi sulla figura piu‘ nera di questi cent’anni. Si‘, perche’ per Spiegel non c’e‘ Stalin o Pol Pot che tenga: il Fuehrer nazista si presta meglio di chiunque altro a simboleggiare il male del mondo e la tragedia di un secolo che si era aperto in allegria e con enorme fiducia in un’epoca di pace e fratellanza universali. Fest riconosce il crimine originario di Hitler nella frattura di civilta‘ che egli persegui‘ e realizzo‘ con maniacale tenacia. All’uguaglianza di tutti gli uomini oppose il diritto del forte sul debole, la necessita‘ della guerra e la bonta‘ della lotta per la supremazia personale e razziale. Della cultura del tempo raccolse le disperse mitologie negative e l’antisemitismo diffuso ancorche‘ ormai assai tiepido: elementi di pericolosita‘ assai dubbia che in mano sua si trasformarono in micidiali strumenti di distruzione; il suo potere non ebbe mai altro scopo che il male e l’abolizione di qualsiasi traccia di ordine cristiano-democratico-comunista e capitalista. Nella mente di Hitler questi ultimi infatti non erano termini opposti ma coincidenti: un unico complotto per umiliare la forza e la grandezza dell’individuo e della razza superiore. Il suo libro Main Kampf sta li‘ a dimostrare con quanta facilita‘ e brutalita’ Adolf Hitler riusci‘ a passare dalla parole ai fatti: anche per questo la palma del peggiore del secolo non gliela toglie nessuno.



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