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Der Spiegel / Il pianeta terra e lemergenza acqua
Raffaele Oriani
Der Spiegel, 17 ottobre 1999
La copertina di Spiegel questa settimana
e dedicata alla nuova scena letteraria tedesca: poeti e letterati della generazione
berlinese che si prepara a rilanciare il volto culturale della Germania. Nelle
pagine interne un articolo interessante su una delle tante emergenze che sembra dovranno
affliggere il prossimo millennio. Questa volta e il turno dellacqua che sembra
il piu scontato dei beni (un americano o un europeo ne consuma una media di 700
litri al giorno, ma sara vero?) e invece va facendosi un optional sempre piu
raro e sempre piu caro: Per noi, ma soprattutto per i paesi del terzo mondo e quelli
ad alto tasso di crescita demografica. Se in questi giorni e infatti nato il
seimiliardesimo abitante della terra, le prospettive per questa terra sempre piu
popolate e sempre piu inquinata non sembrano davvero rosee. Lacqua dunque: nel
2025 un terzo degli abitanti della terra soffrira di penuria idrica, ovvero poca
acqua da bere, poca per lavarsi, poca per mantenere pulito lambiente in cui si vive.
Intendiamoci, lacqua e tanta, copre il 70 per cento della superficie
terrestre, ma di questa solo il 2,5 per cento e acqua dolce, di cui solo l1
per cento papabile per diventare acqua potabile. Dei 110.000 chilometri cubi di
precipitazioni annue sulla terra, solo 9000 sono utilizzabili per lassunzione o
labluzione. E questa penuria gia si fa sentire: i 771 milioni di africani
passano ogni anno 40 miliardi di ore a cercare di recuperare dellacqua, nel 2025 52
paesi del mondo avranno problemi di approvvigionamento idrico, un problema che
riguardera il 37 per cento della popolazione mondiale. Tra cui probabilmente molti
milioni di cinesi che oggi sono 250 milioni in piu di ventanni fa, hanno uno
sviluppo industriale diverso e quindi anche altri bisogni di approvvigionamento idrico
nelle citta. Il risultato e che un sesto delle 640 grani citta della
Cina gia soffre di penuria idrica. Il problema e chiaro, la ricetta meno:
aumentare il prezzo dellacqua per impedire di sprecarla? Ma ad andarci di mezzo
sarebbero i piu poveri. Calmierarla e distribuirla meglio? Ma dove non interviene il
mercato regna la corruzione. Abbiamo ancora qualche anno per pensarci.
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