Caffe' Europa
Klick mich!
 
Rassegna Internazionale




Der Spiegel / Se lo stato fosse un’azienda: la Germania Spa fa bancarotta

 

Raffaele Oriani

 

Der Spiegel, 19 settembre 1999

Copertina strabica questa settimana per Spiegel: il settimanale di Amburgo non dedica infatti i servizi principali al tema principale della politica tedesca di questo scorcio d’estate ma ai tentativi di sanare il bilancio della ‘Germania Spa’. Non ci si concentra quindi sulle disgrazie elettorali del cancelliere, ma sul suo pacchetto di tagli al bilancio e sacrifici per i cittadini: ora che il governo sembra aver imboccato la strada che proprio i grandi media tedeschi andavano suggerendo da mesi si cerca insomma di non disturbare il manovratore e si spera che prima o poi riesca da solo a riconquistare l’elettorato. Si parla quindi di tasse, stato sociale, incentivi fiscali: intervista al ministro delle finanze, grafici, articoli e un esperimento inedito: due giovani economisti di belle speranze hanno analizzato i bilanci della ditta Germania deducendo che se fosse una Societa’ per Azioni lo Stato dovrebbe dichiarare il suo inevitabile fallimento: I problemi sono tanti e piu’ che famigliari al lettore italiano: organizzazione farraginosa e poco trasparente, centri di spesa non responsabilizzati, una divisione in sedici filiali (i Laender) e migliaia di comuni che impedisce l’ottimizzazione dei ricavi e degli investimenti. Tra i vari settori di attivita’ dell’azienda-stato quello che desta le maggiori preoccupazioni e’ senz’altro il cosiddetto ‘stato sociale’: qui i soldi non bastano mai, lo squilibrio tra entrate ed uscite e’ palese, non si vedono margini di miglioramento a meno di riforme radicali. Meglio il settore infrastrutturale, dove lo stato riesce a praticare una politica che rispetta il rapporto costi- benefici e in qualche caso offre anche ottimi margini di profitto. Esempio lampante in questo senso e’ la politica automobilistica, dove lo stato investe circa 32 miliardi di marchi all’anno e tra tasse sul carburante e sui veicoli ricava qualcosa come 120 miliardi di marchi. Ma non basta questa performance ha mitigare il giudizio: lo stato tedesco se fosse un’azienda sarebbe maturo per la bancarotta. E non troverebbe nessuno disposto a quotarlo in Borsa.



homeindice sezionearchivio

Copyright © Caffe' Europa 1999

Home | Rassegna italiana | Rassegna estera | Editoriale | Attualita' | Dossier | Reset Online | Libri | Cinema | Costume | Posta del cuore | Immagini | Nuovi media | Archivi | A domicilio | Scriveteci | Chi siamo