Caffe' Europa
 
Rassegna Internazionale




Der Spiegel / Inizia l'era Schroeder?

Raffaele Oriani

 

Der Spiegel ,17 maggio 1999

'Spiegel' continua a marcare Schroeder da vicino. Dopo averne denunciata la vaghezza, auspicata la ripresa e annunciato il fallimento ora e' la volta della rinascita. Il cancelliere e' finalmente giunto al suo appuntamento con le riforme che in Germania temono e invocano a giorni alterni? Pare proprio di si', almeno a giudicare da un documento preparato dai due maggiori esperti economisti dell'Alleanza per il lavoro, un tavolo di consultazione tra imprese e sindacati sollecitato dal governo sul modello della nostra concertazione. Dal documento escono con le ossa rotte i capisaldi della politica socialdemocratica degli ultimi decenni: elevatissimo prelievo fiscale, efficientissimo stato sociale, assoluta eguaglianza di trattamento per i lavori e i settori piu' diversi. Secondo i due professori, che 'Spiegel' presenta come i veri battistrada del cancelliere, la Germania di fine secolo ha bisogno di abbattere il tabu dell'egualitarismo, incentivare le differenze e soprattutto di aprirsi al mercato fluido e incerto dei servizi. La morale e' chiara e dirompente: l'industria tira e puo' continuare cosi', il settore dei servizi deve liberalizzarsi completamente e permettere bassi salari, lavori a termine, sgravi contributivi. Solo cosi', secondo le tesi sposate dal settimanale di Amburgo, si potra' combattere la disoccupazione e solo cosi' si potra' richiamaree nell'arena professionale i milioni (soprattutto donne) che ora stanno ai margini e non figurano nemmeno come disoccupati.

Anche in Germania e' tempo di elezioni alla presidenza della Repubblica. Diversamente che da noi li' pero' i candidati non si nascondono nelle nebbie degli accordi di maggioranza e delle larghe intese. Su 'Spiegel' di questa settimana ad esempio si presenta Johannes Rau, probabile successore di Roman Herzog, padre nobile della socialdemocrazia che non ha nessuna intenzione di nascondere le sue ambizioni presidenziali. Rau passa per un formidabile narratore di aneddoti e citatore di passi biblici, mezzo pastore e mezzo guascone, e' stato per lungii anni presidente della Renania Vestfalia e gode di vasta anche se non caldissima stima nell'opinione pubblica tedesca. Nell'intervista presenta senza grandi voli pindarici la sua probabile prossima presidenza, ma ci tiene a ribadire di non voler essere il primo presidente della 'Repubblica di Berlino': Rau non ha infatti nessuna intenzione di evidenziare le discontinuita' storiche e ci tiene a ribadire che la Repubblica federale cambia capitale ma non cambiera' i suoi cromosomi politici ed economici renani



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