"Spiegel" pubblica un’intervista al leader della Lega democratica del Kossovo Ibrahim Rugova. Non e’ lo stesso delle immagini della Tv serba, i propositi sono diversi e anche le richieste alla comunita’ internazionale. Secondo Rugova ogni esitazione all’impiego di truppe di terra da parte della Nato sarebbe fatale. Il leader albanese che ha prestato servizio militare nelle file dell’esercito yugoslavo prevede che, secondo la comprovata dottrina militare di matrice titoista, all’atteggiamento remissivo di questi giorni seguira’ una violenta reazione che questa volta potra’ non riguardare solo gli albanesi ma le forze armate nemiche. Qualche difficolta’ Rugova sembra averla nel proprio campo e se non prende apertamente le distanze, certo mette in guardia da certi ambienti dell’Uck "che sembrano avere interesse ad un intensificarsi della guerra". Decisamente inquietante infine l’accenno di Rugova alla situazione degli albanesi della Macedonia, invitati a non cedere alle provocazioni perche’ la loro liberazione comincera’ una volta completata quella del Kossovo: "comunque sia non permetteremo piu’ che i nostri fratelli in Macedonia vengano trattati come una minoranza". Insomma, il peggio forse deve ancora arrivare.