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Rassegna Internazionale




Intervista a Antinori: ecco la clonazione all’italiana




Raffaele Oriani

 

Der Spiegel, 11 febbraio 2001

Il numero di Spiegel in edicola in questi giorni pubblica un’interessante e incredibile intervista con il professor Antinori, ginecologo romano caro alle cronache di mezzo mondo per i suoi successi nel campo della fecondazione assistita. Non si sa se sia piu’ colpa della sprovvedutezza del luminare o del pregiudizio tedesco che vede nell’espressione ‘scienza italiana’ i sintomi chiari dell’ossimoro, ma certo il quadro che ne esce e’ a dir poco inquietante. Antinori sostiene di essere ormai pronto a clonare un essere umano e di prevedere la nascita della prima copia perfetta per l’estate del 2002. Non si fa problemi, Antinori: ai suoi occhi la paternita’ e la maternita’ sono diritti inalienabili dell’individuo, e la scienza non puo’ che inchinarsi al desiderio irrefrenabile della coppia sterile. Adozione? Non fa per tutti. Inseminazione artificiale? Non e’ sempre la soluzione piu’ appropriata. E poi - sostiene il medico con laboratorio a due passi dal Vaticano - quanti figli vorrebbero essere la copia perfetta dei propri genitori? Ecco, a quest’aspirazione Antinori e’ pronto a dare risposta, purche’, sia chiaro, non vengano a disturbarlo copie lesbiche; su questo infatti il cattolico Antinori non transige: ‘ogni bambino ha diritto a crescere con un padre e a una madre’. Il giornalista di Spiegel chiede se il pupo in questione non avrebbe per caso diritto anche ad un proprio, inconfondibile codice genico e quindi ad una proprio unicita’ per cosi’ dire ‘individuale’, ma questi evidentemente sono dettagli che non fermeranno la gran corsa della scienza. Alla domanda su chi siano i suoi supporter e quale l’istituto scientifico disposto a finanziare l’operazione Antinori risponde parlando di un amico, di un altro caro amico, di un paese non meglio identificato, di un biologo che se ne intende, di un professore austriaco di una certa esperienza… l’impressione insomma e’ quella di un’armata Brancaleone della clonazione che l’umanita’ farebbe bene a mettere in grado di non nuocere. Un’intervista piena di perle, che in Germania non avra’ mancato di confermare i piu’ abusati luoghi comuni sull’italica stirpe.

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