Il Giappone in vendita. Lultimo caso clamoroso e la cesione del controllo
della Nissan, gioiello in crisi dellindustria nazionale, ai francesi della Renault.
Il nouvel Obs fa un parallelo con il 1945 e il generale MacArthur, quando i giapponesi si
piegarono agli stranieri, in quel caso gli Stati Uniti, per uscire dal caos post bellico e
raddrizzare leconomia. Oggi servono investimenti, e nuove filosofie industriali, per
uscire da una lunga recessione. Solo dieci anni fa, laffare Renault-Nissan sarebbe
stato impensabile: la Japan Inc. trionfava ovunque, il manager giapponese aggressivo era
lincubo-tipo del suo collega europeo e americano. Esportazioni alle stelle, e
mercato interno blindato, per la disperazione degli occidentali. Oggi, grandi firme
capitolano: 35 per cento di Mazda alla Ford, il 49 per cento di Isuzu alla Gm, Toshiba in
odore di cessioni, e molte banche sul punto di cedere agli occidentali. Le banche con
lacqua alla gola per i debiti nonn possono aiutare le grandi imprese, che a loro
volta abbandonano a se stesse le banche, un tempo amiche. Nel frattempo, la crisi sembra
cambiare le abitudini della gente. Niente piu overdose di lavoro e ossessione della
produttivita, ma riscoperta dei piaceri, del riposo, del benessere,
delledonismo.
Alla fine Roland Dumas, presidente del consiglio costituzionale francese, e
capitolato. Linchiesta su di lui era arrivata ad un punto fermo. Dieci giorni fa
luomo politico si diceva sicuro della sua poltrona. Poi le ultime rivelazioni ai
giudici della sua accusatrice, la sua ex amante Christine Deviers-Joncour, hanno fatto
precipitare tutto. Linchiesta e quella dei "regali" segreti della
Elf, la grande compagnia pubblica del petrolio, che tramite la dipendente Deviers-Joncour
sarebbero arrivati a Dumas, allepoca dei fatti ministro degli Esteri. In cambio di
favori e concessioni del governo alla compagnia. Tra i regali, preziose statuette,
appartamenti di lusso nel centro di Parigi, soldi nascosti in conti svizzeri. Dumas nega
tutto, parla di complotto, e alcuni episodi in effetti fanno pensare a una regia occulta
delle accuse, che va oltre la Deviers-Joncour, ribattezzata in una biografia di successo
"La puttana della Repubblica", e che appare sempre di piu come una
marionetta mossa da fili potenti. E certo che comunque Dumas dara battaglia, e
questo spaventa molti. La svolta dellinchiesta e arrivata proprio quando i
giudici stavano cominciando ad occuparsi di presunti coinvolgimenti di altri grossi
politici nellaffare. E sospetto ad esempio latteggiamento di Charles
Pasqua, ex ministro dellInterno, che compare nel dossier, e che ha chiesto a gran
voce le dimissioni di Dumas.
Per la prima volta dallinizio degli anni del terrore, lAlgeria, stanca
delle violenze, affronta elezioni veramente democratiche. Il 15 aprile si sceglie il nuovo
presidente della Repubblica. Potrebbe essere lavvio di una politica di
riconciliazione nazionale, dopo anni di fondamentalismo e repressione. Dal 1962, anno
della liberazione, mai elezione fu piu aperta. Sette sono i candidati, e vanno dal
laico dellopposizione Ahmed agli islamisti moderati Djaballah e Ibrahimi.