Ucraina: il presidente e’ un
assassino?
Raffaele Oriani
Le Nouvel Observateur, 14 marzo
2001
L’Ucraina ha cinquanta milioni d’abitanti, una
superficie piu’ grande di quella della Francia, e’ strategicamente
importante per il suo corso incerto tra tentazioni occidentali e legami
con Mosca, e’ il terzo beneficiario al mondo degli aiuti economici di
Washington. Negli ultimi mesi e’ stata teatro di uno scandalo politico
che ha scosso alle fondamenta il sistema di potere del presidente
Kouchma e di una serie di manifestazioni di piazza che, dopo un decennio
di apatia pubblica, hanno riportato alla ribalta l’esasperazione
popolare per la criminalizzazione della societa’ e la miseria che
prende sempre piu’ piede da ormai piu’ di dieci anni. Il Nouvel
Observateur questa settimana dedica a questo grande paese un documentato
reportage che pone in primo piano l’assassinio di un giornalista,
Georgiy Gongadze, e le accuse esplicite e credibili che in proposito
sono state rivolte al presidente della repubblica. Gongadze era infatti
un giornalista scomodo, abituato a denunciare i modi spicci del regime e
a non preoccuparsi troppo delle conseguenze dei suoi articoli pubblicati
online o trasmessi dalle frequenze di una piccola radio privata. Un
membro dei servizi segreti ha registrato le voci del presidente e del
suo ministro degli esteri che confabulano a proposito del giornalista e
sembrano intenti a pianificarne l’eliminazione. Una volta pubblicate
le registrazioni, l’Ucraina ha vissuto il piu’ potente terremoto
politico degli ultimi anni: accuse e controaccuse di manipolazione e
complotto, manifestazioni di piazza, per ora un nulla di fatto che
sembra fare il gioco di Mosca prontamente corsa in aiuto del presidente
indebolito. Sembra un mondo oscuro e lontano, ma invece e’ la
propaggine orientale del nostro continente. E’ insomma Europa e vanno
fatti i complimenti al Nouvel che con la sua attenzione non smette di
ricordarcelo.
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