7 novembre 2000: due Americhe a
confronto
Raffaele Oriani
Le Nouvel Observateur, 9 novembre 2000
Alla vigilia delle elezioni americane il Nouvel
Observateur sottopone ai raggi X i due candidati alla presidenza e il
comportamento degli elettori tra cui continua a spiccare il numero degli
indecisi. A questo punto (al momento di andare in video i risultati
saranno gia’ noti) piu’ che i pronostici della testata parigina, e’
interessante rilevare le qualita’ che secondo il Nouvel caratterizzano
i due contendenti e l’umore stesso dell’elettorato americano.
Cominciamo quindi dall’astensionismo: ne’ Gore ne’ Bush sono
riusciti a invertire la rotta di marcia dell’elettorato americano che
punta decisamente verso il disinteresse. Atteggiamento difficilmente
comprensibile agli occhi degli europei, l’epidemia di indecisi e
astenuti non sembra diminuire oltre Atlantico. Finisce quindi per
contare piu’ la volatilita’ del carisma personale che la solida
valutazione dei programmi, piu’ l’impressione televisiva dell’ultimo
minuto che lo score di una vita di impegno politico. Su questo piano
pare comunque che ad essere avvantaggiato sia il governatore del Texas.
E la prosperita’ economia del paese? E l’affidabilita’ in politica
estera? Secondo il Nouvel ne’ l’uno ne’ l’altro tema finiranno
per contare davvero nello spostare da una parte o dall’altra dello
schieramento politico gli umori dell’elettorato: il benessere
economico dura infatti da talmente tanto tempo che gli americani hanno
preso a considerarlo un dato di natura, qualcosa di scontato da non
ascrivere al merito di una particolare Amministrazione. Lo stesso Gore
da parte sua non ha premuto molto sul tasto dei successi degli ultimi
otto anni, preferendo smarcarsi da Clinton e lanciare lo slogan ‘Non
avete ancora visto nulla’. In politica estera i due contendenti hanno
posizioni diametralmente opposte: piu’ universalista Gore, piu’
isolazionista Bush; fermo sostenitore del dovere di intervenire
militarmente in caso di genocidio il primo, convinto che l’esercito
americano ‘sia fatto per combattere e vincere le guerre il secondo. Il
7 novembre sapremo in quale delle due maschere politiche si sara’
riconosciuta l’America del 2000.
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