Caffe' Europa
Rassegna Internazionale




Scandali a Parigi, intrighi a Mosca




 Raffaele Oriani


Le Nouvel Observateur, 4 ottobre 2000


Questa settimana il Nouvel Observateur dedica copertina e servizi principali allo scandalo che sta scuotendo il mondo politico francese: da una parte il presidente della Repubblica Jacques Chirac accusato post mortem da un suo collaboratore finanziario di essere a capo di una rete di scambi di favore che coinvolgerebbe la dirigenza gollista e i maggiori imprenditori del paese; dall’altra l’ex ministro delle finanze socialista Dominque Strauss-Kahn accusato di avere occultato per mesi la videocassetta dell’accusa e di esserne comunque venuto in possesso in cambio di un pesante alleggerimento fiscale in favore dello stilista franco-tedesco Karl Lagerfeld. Un affare piuttosto complicato, quindi, che sicuramente riservera‘ ulteriori sviluppi nelle prossime settimane. Sviluppi piu‘ roventi sono da attendersi anche dalla lotta che oppone in Russia l’entourage presidenziale di Vladimir Putin all’unico gruppo mediatico che in quest’ultimo anno non si sia appiattito sulle posizioni governative. Una corrispondenza da Mosca del settimanale parigino ci informa che lo scontro tra le parti e‘ pesante ed estremamente significativo, nonostante si svolga su un terreno quasi esclusivamente giudiziario e finanziario: i politici infatti preferiscono manovrare da dietro le quinte e salvare cosi‘ l’apparenza della legalita‘. Da una parte quindi gli uomini del nuovo presidente e soprattutto la dirigenza di Gazprom, la maggiore impresa russa; dall’altra il tycoon televisivo Vladimir Goussinski, personaggio discusso e discutibile che fa parte a pieno titolo della famigerata categoria degli ‚oligarchi‘ e che ora rischia la rovina per essersi indebitato fino al collo con le persone sbagliate (la stessa Gazprom) e per non aver capito in tempo che il vento non tirava piu‘ in direzione della liberta‘ di informazione e che, soprattutto per un imprenditore in cattive acque finanziarie, era indispensabile adeguarsi al serrate le righe decretato dalla nuova dirigenza del Cremlino. Le televisioni di Gussinski stanno quindi per finire in mano ad un gruppo imprenditoriale vicinissimo al presidente che in tal modo riuscira‘ a chiudere il cerchio del consenso attorno alla sua persona.


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