A Teheran tra riforme e pace sociale
Raffaele Oriani
Newsweek, 28 febbraio 2000
Newsweek si reca in Iran per le elezioni parlamentari e trova una nazione composta al
sessanta per cento da ragazzi al di sotto dei venticinque anni. Le interviste
dellinviato raccolgono quindi il parere di diciottenni e diciannovenni dalle idee
estremamente chiare: continuando cosi andiamo in rovina, ce bisogno di
facce nuove, speriamo solamente che i politici riformisti della coalizione attorno al
presidente Khatami mantengano le promesse fatte in campagna elettorale. Gia, ma
quali sono queste promesse? Le stesse che Khatami fece in prima persona al momento della
sua elezione alla carica presidenziale: piu liberta personale soprattutto per
i giovani e ripristino delle relazioni politiche ed economiche con gli Stati Uniti. A
ventanni dalla rivoluzione khomeinista la storia potrebbe insomma cominciare a
cambiare senso: non piu antioccidentalismo, non piu oscurantismo. Secondo
Newsweek pero i pericoli sono tanti e tutti riassumibili in un solo elemento: per
fare tutto questo Khatami e un leader troppo debole che rischia di far precipitare
il proprio paese nel caos. Alla ricerca di possibili alternative il settimanale americano
rispolvera misteriosamente una figura assai sbiadita del recentissimo passato khomeinista
del paese: si tratta dellex presidente Rafsanjani, che a dire di Newsweek avrebbe il
carisma necessario a procedere sulla strada delle riforme e della normalizzazione dei
rapporti con Washington senza mettere a repentaglio la pace sociale dellimmenso
stato persiano. Resta da veder cosa ne pensano i diciottenni di Teheran: con i suoi
sessantacinque anni e il suo pedigree clericale Rafsanjani pare a molti una delle
piu compromesse tra le vecchie facce che si vorrebbero sostituire.
|